Good American Family: ecco la vera storia di Natalia Grace
Se avete visto Good American Family su Disney+ è probabile che abbiate cercato notizie riguardo l’incredibile storia vera che l’ha ispirata: l’adozione della piccola Natalia Grace, una bambina di sette anni affetta da una rara forma di nanismo, da parte di Kristine e Michael Barnett. Questo incredibile caso di cronaca scoppiato in America nel 2019 in Italia è quasi del tutto passato sotto silenzio, anche se la serie è riuscita a raccontarlo in maniera straordinaria dimostrando due cose: che ci sono sempre due versioni della stessa storia e che non sempre è così chiaro chi siano i buoni e chi siano i cattivi. Ma cosa c’è di vero e di inventato in Good American Family, e che fine ha fatto oggi la vera Natalia Grace, interpretata brillantemente nella serie dalla 27enne Imogine Faith Reid?
Chi è la vera Natalia Grace
È il 2010 quando i Barnett adottano la piccola Natalia Grace, una bambina di origini ucraine di sette anni affetta da una rara forma di nanismo. La bambina ha una storia complicata alle spalle, considerando che è stata prima abbandonata dalla madre e poi da un’altra famiglia che l’ha avuta in adozione per solo un anno. I Barnett, però, non si lasciano scoraggiare e, forte dell’esperienza dei loro tre figli tra cui il maggiore, Jacob, affetto da un autismo ad alto funzionamento che non gli ha comunque impedito di iscriversi all’università a 10 anni, decidono di dare una possibilità a Natalia Grace. Convivono per due anni, fino a quando i Barnett non scelgono di mandare Natalia Grace lontano dalla loro casa prendendole un appartamento in affitto in cui vive da sola. Il motivo, così come raccontato in Good American Family, è molto semplice: i Barnett si convincono che Natalia Grace non sia una bambina ma una donna che si finge piccola per farsi pagare le spese mediche. Sembra che i Barnett siano stati influenzati dal film horror The Orphan nel quale una famiglia scopre che la bambina di nove anni che hanno adottato dalla Russia è in realtà una donna di 33 anni che soffre di un grave disturbo ormonale. La storia, prima di diventare una serie tv, ha dato vita a un documentario, The Curious Case of Natalia Grace, che ha a sua volta ispirato Good American Family.
I dubbi sull’età di Natalia Grace
Ufficialmente Natalia Grace nasce nel 2003 nella città ucraina di Mykolaiv, Le viene subito diagnosticata una rara forma di nanismo, la displasia spondiloepifisaria congenita, che porta la madre biologica, una donna di 24 anni, a rinunciare alla patria potestà, cosa che porta Natalia a vivere in orfanotrofio fino a quando, nel 2008, arriva negli Stati Uniti tramite un’adozione internazionale. Dopo un anno con una famiglia, la bambina finisce sotto la custodia dei Barnett, originari dell’Indiana e famosi grazie alla storia del primogenito Jacob, che grazie all’aiuto della madre ha dimostrato di essere dotato di un quoziente intellettivo altissimo. Kristine Barnett, che in Good American Family è interpretata da Ellen Pompeo, quando adotta Natalia Grace inizia a ottenere un discreto successo sia per via del libro The Spark che per le sue ospitate in televisione per parlare di Jacob. In seguito a diversi comportamenti particolari e ad alcuni dubbi riguardo il suo aspetto fisico – pare che Natalia Grace abbia, a sette anni, già i peli pubici e le mestruazioni -, Kristine e Michael iniziano a sospettare che la bambina non sia chi dice di essere. Iniziano, allora, a sottoporla a diverse visite mediche dalle quali risulta che la figlia ha il cranio di una persona adulta e molti denti permanenti. Anche se i dottori non riescono ad attribuirle un’età, i Barnett si convincono che non può avere sette anni.
Source link