Global Flotilla, proteste in tutta Italia: sciopero generale (anche nel settore pubblico) di Cgil e Usb per venerdì 3 ottobre

La Cgil ha annunciato per venerdì 3 ottobre uno sciopero generale nazionale che coinvolgerà tutti i settori, pubblici e privati. L’iniziativa si svolgerà per l’intera giornata ed è stata proclamata, si legge nella nota del sindacato, “in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza”.
La mobilitazione nasce a seguito dell’“aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani”, evento definito di “gravità estrema” e connesso a un’azione solidale verso la popolazione palestinese.
Le motivazioni della protesta
Secondo la Cgil, l’attacco subito avrebbe colpito non solo persone disarmate ma lo stesso ordine costituzionale, perché avrebbe fermato “un’azione umanitaria e di solidarietà” verso chi vive sotto la pressione militare del governo israeliano. Viene inoltre denunciata una “vera e propria operazione di genocidio” contro la popolazione palestinese. Particolare attenzione è stata rivolta anche all’aspetto della sicurezza: “un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati”, specifica la confederazione. Il sindacato accusa inoltre l’esecutivo italiano di aver lasciato il personale civile senza protezione “in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”.
Anche Usb
Alla proclamazione della Cgil si è aggiunta quella di Usb, che conferma la partecipazione allo sciopero del 3 ottobre con un richiamo alla mobilitazione immediata: “Da questo momento chiamiamo ogni lavoratore e lavoratrice, ogni cittadino e cittadina, ogni organizzazione democratica e solidale a bloccare tutto: produzione, logistica, trasporti, scuola, servizi, in segno di protesta contro il crimine di guerra commesso da Israele”.
Manifestazione Pro Pal in tutta Italia
L’azione della Marina israeliana contro la Flotilla diretta a Gaza ha generato una rapida escalation di proteste in tutta Italia, coinvolgendo sindacati, studenti e cittadini. La notizia dell’abbordaggio ha trovato sponda nell’immediata occupazione dei binari alla stazione centrale di Napoli da parte dei Collettivi universitari e Pro Pal, causando la sospensione della circolazione ferroviaria. Parallelamente, numerose città hanno registrato iniziative spontanee, tutte riconducibili al sostegno della missione delle navi e alla richiesta di chiarezza sull’accaduto.
Il clima di mobilitazione si è ampliato anche a Genova, dove alle 22 è stato convocato un presidio al porto e occupate strutture scolastiche. A Roma, manifestanti Pro Pal hanno occupato piazza dei Cinquecento e le vie limitrofe, bloccando il traffico e costringendo le forze dell’ordine a contingentare gli ingressi alla Stazione Termini. A Torino, l’ingresso centrale di Porta Nuova è stato chiuso per prevenire blocchi ferroviari, mentre a Milano piazza della Scala è stata trasformata in “piazza Gaza”. Bologna ha trasmesso l’abbordaggio su maxischermi in piazza Maggiore e si è preparata a un corteo. In ogni città, il leitmotiv rimane la richiesta esplicita di “bloccare tutto” per solidarietà con la Flotilla e la popolazione di Gaza.
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