Gli Usa spostano i missili: Kiev dietro al risiko dei Patriot
Gli Stati Uniti hanno comunicato al governo svizzero che i sistemi di difesa aerea Patriot originariamente destinati alla Svizzera verranno dirottati all’Ucraina per contribuire alla difesa di Kiev.
Il 17 luglio, Berna ha rilasciato un comunicato stampa in cui si legge che il Dipartimento della Difesa Usa ripristinerà la priorità nella fornitura di sistemi Patriot a supporto dell’Ucraina, concentrandosi sulla difesa aerea. Pertanto la Svizzera riceverà i suoi lotti di produzione più tardi del previsto. Gli Stati Uniti, continua ancora il comunicato, desiderano rafforzare il loro sostegno all’Ucraina e i Paesi che ora forniscono sistemi d’arma all’Ucraina saranno in grado di sostituirli più rapidamente. Gli Usa hanno quindi deciso di riconsiderare la priorità nella fornitura di sistemi di difesa aerea terra-terra Patriot. Nel 2022, la Svizzera aveva ordinato cinque sistemi Patriot PAC-3 MSE, la cui prima consegna era prevista per il 2026 con un orizzonte di completamento per il 2028.
A seguito di questa decisione, che è conforme ai consueti accordi di approvvigionamento (Foreign Military Sales), la Svizzera riceverà i suoi sistemi più tardi del previsto. Al momento non è chiaro quanti sistemi saranno interessati né se lo sarà anche la consegna dei missili guidati, e il governo svizzero fa sapere che non è possibile rilasciare dichiarazioni in merito alle tempistiche esatte e alle ulteriori implicazioni, aggiungendo che sono in corso chiarimenti.
Quanto notificato dagli Stati Uniti alla Svizzera mette in luce alcuni dei meccanismi frettolosi alla base della nuova enfasi di Washington nel supportare l’Ucraina, dovuta al repentino cambio di posizione della presidenza statunitense dopo che la Russia ha mostrato di non voler raggiungere un cessate il fuoco.
Come accennato da Berna, il processo di vendita di armamenti statunitensi, regolato dal Foreign Military Sales, rende possibile la dirottamento degli stessi in caso di necessità, ovvero è sempre l’esecutivo Usa che ha l’ultima parola sulle modalità e tempistiche di consegna.
L’opzione della Svizzera di affidarsi ai Patriot per la difesa aerea rientrava in una lunga revisione dell’intero strumento aeronautico che ha portato anche a un ordine di 36 caccia F-35.
Già lo scorso anno, come ricorda Defense News, il Dipartimento della Difesa statunitense aveva comunicato alla Svizzera che un lotto di missili Patriot PAC-3 MSE ordinati sarebbe stato analogamente dirottato verso l’Ucraina.
Nel frattempo, questa settimana la Germania si è offerta di acquistare due sistemi Patriot dagli Stati Uniti e di consegnarli all’Ucraina quindi lentamente si sta conoscendo da che parte arriveranno i famosi “17 Patriot” promessi da Trump all’inizio di questa settimana. È molto probabile che il Pentagono attingerà anche dai Patriot consegnati alla Svezia: ad aprile del 2021 Stoccolma aveva ricevuto la prima batteria di questi vettori. Anche la Polonia potrebbe essere molto facilmente coinvolta in questo scambio, e forse rappresenta il Paese principale da cui gli Usa attingeranno: il Dipartimento di Stato a giugno del 2023 aveva approvato la vendita alla Polonia di un sistema integrato di difesa aerea e missilistica. La vendita, secondo la Defense Security Cooperation Agency (DSCA), includeva 48 laciatori e 644 missili PAC-3 MSE (Missile Segment Enhancement). Un sistema Patriot completo, quindi con tre lanciatori, radar di ricerca e tracciamento dei bersagli, costa circa 1 miliardo di dollari.
Defense News riferisce anche che il 17 luglio, il comandante in capo della Nato,
il generale Alexus Grynkewich, ha delineato una nuova dinamica nella fornitura di armi difensive a Kiev: la linea è di riunire le nazioni europee per collaborare alla fornitura di Patriot e di altre capacità all’Ucraina.
Source link