Cultura

Gli Studio Murena condividono tre nuovi pezzi che completano il loro album “Notturno”

Credit: Luca Sacchi

Lo scorso maggio gli Studio Murena avevano pubblicato, via Island Records / Universal Music, il loro nuovo album “Notturno”.

Ora la band di stanza a Milano condivide tre nuovi brani che vanno a completare il loro lavoro più recente, “Luna Piena” con Francesca Michielin, “Cane di Pavlov” con Jack The Smoker e “Divenire”.

Figli delle stesse sessioni di registrazione del disco, sempre sotto la guida artistica di Tommaso Colliva, i pezzi mostrano ancora più lucidamente i volti stilistici degli Studio Murena.

“Luna Piena” è la storia di un amore profondissimo, potente e psichedelico. Una storia cominciata in “Vienna” (una delle tracce di “Notturno”) e che qui prosegue in un nuovo tortuoso capitolo, tra citazioni oniriche e circensi e atmosfere post rock. Un racconto intimo e introspettivo che guarda in faccia anche gli aspetti più oscuri di una relazione così totalizzante e sublimata: quell’altalena emotiva perpetua (baciarti è una tortura e la mia cura al tempo stesso), quell’essere tossico d’amore d’astinenza. Un tunnel buio da cui però si intravede la fioca luce della luna, quel filo sottile di speranza a cui reggersi forte per non annegare, capace però di diventare anche catena. Un dualismo perfettamente impersonato dal flusso di coscienza di Carma e dalla dolcezza del timbro di Francesca Michielin, l’illusione da abbracciare in una notte di brutti sogni.

“Cane di Pavlov” invece riflette l’animo più oscuro e rap degli Studio Murena, memore del flow di Roots Manuva e delle commistioni con l’elettronica di fine 90/inizio 2000, nel quale le voci di Carma e Jack The Smoker si rincorrono tra metriche e punchline aggressive, tra immagini cupe e paranoie urbane. Un pezzo dallo sguardo collettivo e sociale che racconta dell’eterno conflitto tra individuo e città, muovendosi tra citazioni e riferimenti costanti all’underground milanese, inclusi i recenti movimenti in piazza di sincero attivismo, tra cortei e manifestazioni contro l’oppressore.

“Divenire”, infine, è l’alba del nuovo giorno, la luce del mattino che scaccia i fantasmi e le paure, mostrando la possibilità di un nuovo inizio. Un brano morbido e avvolgente dalle parole lancinanti e profonde, che parlano di crescita personale, sia come singoli individui che come realtà di gruppo. Nel bridge la voce di Massimo Oldani, storico speaker di Radio Capital, si rivolge all’ascoltatore come la saggia voce di un padre che parla a un figlio cercando di stimolarlo a vivere appieno ogni emozione che lo attraversa, senza filtri o restrizioni.


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