Cultura

Gli Sprints condividono due nuovi brani dal loro secondo LP

Credit: Titouan Massé

Il mese scorso gli Sprints avevano annunciato il loro secondo LP, “All That Is Over”, in uscita il prossimo 26 settembre, via City Slang (via Sub Pop Records negli Stati Uniti), che arriva dopo oltre un anno e mezzo dal loro convincente debutto, “Letter To Self“.

Il loro nuovo album, “All That Is Over”, secondo quando ci dicono le note stampa, è un lavoro straordinario che spinge la dinamica della band verso territori più ricchi, trovando nuovi spazi e sfumature, ma anche diventando più duro che mai. Scritto sui pullman durante i tour, durante i soundcheck e in tempo reale, è un album che ha come sfondo una litania di atrocità – la guerra a Gaza, gli incendi a Los Angeles, l’ordine esecutivo di Trump che nega i diritti alle persone trans – che vede gli SPRINTS cercare di dare un senso a una società impazzita.

La band post-punk di Dublino, dopo aver condiviso “Descartes” qualche settimana fa, oggi rilascia altri due nuovi singoli, “Rage” e “Beg”.

La frontwoman Karla Chubb dice di “Rage”:

Penso che nel mondo di oggi sia molto più facile arrabbiarsi che contribuire a facilitare il cambiamento. Le persone sono stanche, disilluse: è comprensibile, ma non dovremmo puntare il dito contro chi è già emarginato e fargli addossare la colpa. Il mondo è pieno di falsi profeti e false promesse; è ora di smascherarli. Non lasciamo che la rabbia alimenti il fuoco e ci bruci tutti nel processo.

Dal punto di vista sonoro, durante la scrittura di questo album ero piuttosto influenzata dai Dandy Warhols e dai Viagra Boys, quindi credo che questo si sia infiltrato nel subconscio della canzone. L’influenza rumorosa, desertica e garage che sembra quasi un tumbleweed di caos che soffia attraverso il brano nelle chitarre.

Poi parla anche di “Beg”:

“Beg” è un brano che racchiude molti dei motivi, dei temi e degli argomenti chiave che esploriamo nell’album. Dal punto di vista sonoro, è la somma di tutte le parti, nuove e vecchie, che compongono il sound di “All That Is Over”. Ispirata originariamente da una frase di una poesia di Vladimir Holan, “Beg” è stata scritta in parte per scherzo, come risposta alla domanda “Karla è Gesù?”, scritta su una moodboard mentre stavamo raccogliendo idee per un video musicale.

È ironico, satirico e prende in giro l’idea che spesso sono proprio coloro che occupano posizioni di potere a predicare i loro codici morali e i loro giudizi, mentre commettono essi stessi i crimini più atroci. Nel frattempo, le comunità spesso sotto attacco mirano solo a esistere e a vivere. È un’esplorazione del sé, della sessualità, della lussuria, dell’ambizione, ma anche dei miei difetti e della costante battaglia per migliorare.

Vi ricordiamo inoltre che il gruppo irlandese arriverà a presentare il suo nuovo lavoro anche in Italia a marzo 2026: un solo appuntamento con loro previsto per mercoledì 25 all’Arci Bellezza di Milano.

“All That Is Over” Tracklist:
1. Abandon
2. To The Bone
3. Descartes
4. Need
5. Beg
6. Rage
7. Something’s Gonna Happen
8. Pieces
9. Better
10. Coming Alive
11. Desire


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »