Gli italiani troppo spesso si indebitano senza saperlo
Gli italiani sarebbero in deficit di competenze finanziarie di base al punto che nel 42,5% dei casi non saprebbero nemmeno che la carta di credito rappresenta, a tutti gli effetti, una forma di debito con implicazioni sia di tipo economico (74%) sia di natura psicologica (62%). A rivelarlo uno studio condotto nel mese di ottobre da AstraRicerche per conto di Kruk, specialista della gestione di crediti e Non-performing loan (Npl), che ha coinvolto un campione rappresentativo di 1.247 persone d’età compresa tra i 18 e i 65 anni. In particolare, se avere un debito è praticamente normale per noi italiani – il 50% della popolazione ne avrebbe almeno 1 e il 43% di questi addirittura 2 – non è altrettanto scontato che i debiti attivi vadano ad occupare, mediamente, una grande parte delle entrate mensili (44%) né che il mancato rimborso possa causare instabilità finanziaria, azioni legali e problemi di credito a lungo termine oltre ad ansia, stress psicofisico e rischio di isolamento.
Lo studio mostra che gli italiani si indebiterebbero principalmente per fare un investimento (36%), sostenere l’aumento del costo della vita (24%), ripagare un altro debito (14%) e accollarsi debiti contratti dai propri familiari (13%), ma anche a seguito di un acquisto d’impulso effettuato, nel 53% dei casi, senza nemmeno aver verificato la giacenza del proprio conto corrente. Il 45% degli intervistati, del resto, dichiara di fare un controllo delle proprie entrate e uscite mensili solo saltuariamente mentre il 44% non si sente in grado di trovare una soluzione davanti a una difficoltà finanziaria e il 34% non si fida della sua capacità di gestire i propri soldi. “Dalla ricerca emerge forte la necessità di un’educazione finanziaria per tutti ma, in particolare, per i più giovani che, al momento, sono poco preparati e consapevoli di esserlo – spiega Cosimo Finzi, ceo di AstraRicerche – Fortunatamente sono, al tempo stesso, anche i più desiderosi di apprendere e migliorare le proprie competenze”. Nel tentativo di assicurarsi un futuro più roseo dei propri genitori.
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