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Gli amori, le coppie e le passioni che hanno fatto la storia del Festival di Sanremo. Celentano e Claudia Mori: «L’unione di due vite appassionate, incoscienti e dolorose»

Se volessimo dirlo con una canzone, e di certo non andremmo fuori tema, potrebbe essere Almeno tu nell’universo, 1969, riscatto di Mia Martini: Sai, la gente è strana. Prima si odia e poi si ama. Cambia idea improvvisamente. Fin dagli albori il Festival di Sanremo è stato sinonimo di amori, giovani o collaudati, triangoli, passioni, fuochi di paglia, filarini e matrimoni. Storie da copertina che prendono il sopravvento sulle canzoni o ne fanno semplicemente da sottofondo rosa.

Come eravamo

Alle origini di tutto c’è lei Nilla Pizzi, colei che creò Sanremo. Nome d’arte di Adionilla, bolognese di Sant’Agata, per entrare nel mito le sarebbe infatti bastato essere solo la vincitrice, nel 1951, della prima edizione. Con Grazie dei fior. Ma quell’anno arrivò anche seconda in coppia con Achille Togliani, detto il «bell’Achille», seduttore dell’epoca. Ed ecco che entrano in scena gli affari di cuore. Nilla ha una storia con lui che fa ingelosire il maestro Cinico Angelini, «amante» ufficiale. E l’anno successivo conquista l’intero podio (vinse con Vola colomba e arrivò seconda e terza con Papaveri e Papere e con Una donna prega) e il cuore di Gino Latilla.

Latilla, nell’Italia degli anni ’50, è il sex-symbol-rassicurante che canta «Son tutte belle le mamme del mondo». La relazione con Nilla, però, è tormentata, lui mette in piedi un finto suicidio che fa disperare le ammiratrici. Le cronache narrano che per consolarlo gli inviano batuffoli di ovatta imbevuti di lacrime da tutto il Paese. La scena cambia, qualche anno dopo, con l’ingresso di Carla Boni. Batte Nilla sul palco, portando a casa la vittoria al Casinò di Sanremo con Viale d’autunno, e le «ruba» il fidanzato. Boni e Latilla si sposano nel 1958: è un grande amore. Nilla va a svernare ad Acapulco, dove apre un elegante night per miliardari. Tra i frequentatori, Frank Sinatra.

È il 1955 quando alla vigila della serata finale, il vincitore annunciato Claudio Villa si dà malato. Una bronchite terribile, fa sapere. Lo fotografano sofferente nel suo letto, all’Hotel Nazionale di Sanremo. Scoppia il panico tra gli organizzatori in vista di una finale senza vincitore, ma alla fine si trova una soluzione: al posto del cantante viene inquadrato un giradischi che riproduce il suo singolo, Buongiorno tristezza. Si fa quel che si può. Solo dopo si verrà a scoprire che era tutto una farsa: la moglie Miranda, famosa doppiatrice, aveva scoperto un suo tradimento e minacciato di fargli una scenata in diretta nazionale.

Si cambia registro. L’eliminazione di Ciao, amore ciao e il colpo di pistola di Luigi Tenco gelano l’edizione del 1967.Il cantautore l’aveva scritta per farla interpretare a Dalida. La cantante italo-francese è estroversa, allegra; lui, invece, più riflessivo, cupo. I rotocalchi ricamano una storia d’amore che non verrà mai confermata. Dopo il suicidio di Tenco, i discografici raccontano che volevano sposarsi. La madre di lui, invece, li definirà sempre e solo buoni amici. Dalida non ne parlerà mai.

Le coppie più belle del mondo

È il 1968 Adriano Celentano sale sul palco e canta Canzone (con Milva). Intanto in riviera abbraccia la moglie Claudia Mori. L’anno prima avevano sbancato le classifiche con La coppia più bella del mondo. I fotografi li seguono ovunque. Il colpo di fulmine era stato sul set di Uno strano tipo nel 1963.Il matrimonio arriva in fretta: alle tre di notte, in una chiesa di Grosseto, per fare in modo che fosse davvero intimo. Le fedi il cantante e l’attrice se le sfilano subito dopo: non fanno per loro. Si tratta dell’unione, per usare le parole di lei, di due vite «appassionate, bizzarre, incoscienti, folli, comiche, commoventi, dolorose». Si dimostrerà un’unione ben riuscita. Tre figli, le nozze d’oro festeggiate nel 2014.A Sanremo tornano insieme, e stavolta anche lei sale sul palco. È il 1970, cantano la «rivoluzionaria» Chi non lavora, non fa l’amore. Vincono. Claudia Mori torna al Festival nel 1982, stavolta in qualità di ospite. Conduce Claudio Cecchetto, in gara c’è un esordiente Vasco Rossi, i Kiss cantano in collegamento satellitare. Lei interpreta Non succederà più, e nei momenti clou della canzone la regia inquadra Celentano, seduto in platea. I Guerrieri Innamorati.

A competere per il titolo di coppia più bella del mondo, nello stesso anno, sono Al Bano e Romina Power. Tutto quello che cantano diventa un successo. Il contadino di Cellino San Marco ha sposato la figlia del celebre attore Tyrone Power nel 1970 (avranno quattro figli: Ylenia, Yari, Cristèl e Romina Jr). Al Bano è già stato in riviera, più volte, ma è la prima volta in coppia. Cantano Felicità, si guardano negli occhi, la canzone conquista il mondo. Al Festival torneranno più e più volte: vincono nel 1984 con Ci sarà; nell’87 Nostalgia canaglia li fa arrivare terzi. Il 1991 è l’anno dell’ultima esibizione prima del divorzio. Non reggono alla scomparsa di Ylenia, lui conosce una nuova compagna (Loredana Lecciso), ha altri due figli, scopre i reality show. Bisognerà aspettare il 2015 per rivederli all’Ariston. Padrone di casa, Carlo Conti. Cantano tutto il repertorio, non sfuggono al «bacio, bacio».


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