Giustini, tra boxe, macelleria e calcio fiorentino. Stasera sul ring, live su Repubblica.it
“Repubblica mi ha già portato bene una volta, spero proprio in un bis”. Eduardo Giustini, 35 anni fa Firenze, dopo aver conquistato il titolo italiano dei pesi massimi battendo ai punti Gianmarco Cardillo, alza l’asticella. Stasera al Palawanny di Firenze se la vedrà con lo svedese Pezhman Seifkhani: in palio l’Ebu Silver della categoria, un titolo che rappresenta di fatto il lasciapassare per ambire a disputare il titolo europeo. Il match in diretta su Repubblica.it, collegamento dalle 21.30: prima del main event saranno trasmessi altri due incontri. Ruga vs Grainger nei pesi piuma e Bachi vs Cannoni ne mediomassimi.
L’importanza di farsi assistere da uno psicologo dello sport
Match oggettivamente non semplice per il toscano, che all’attivo ha 17 vittorie e 3 sconfitte. Lo svedese infatti ha una percentuale molto alta di ko nel record ben 12 su 16 vittorie. “Mi sono preparato molto bene con il mio maestro Leonardo Turchi (ex campione d’Italia e sfidante europeo, ndr). Ho lavorato dal punto di vista tecnico, fisico e mentale. A quest’ultimo aspetto tengo molto, tanto che mi faccio seguire da due psicologi, di cui uno dello sport”. Seifkhani è un avversario dal quale sarà bene girare al largo: “Ha una stazza notevole, superiore alla mia, non mi conviene andare allo scontro. Meglio puntarla su tecnica e velocità”.
Il lavoro di macellaio e la passione per il calcio fiorentino
Una preparazione che ha diviso con il lavoro di macellaio in una bottega storica di Firenze: “Ma dopo Pasqua ho staccato la spina e mi sono dedicato esclusivamente a questo match”. Del quartiere di San Frediano, Giustini a Firenze è molto conosciuto. Oltre al pugilato pratica il calcio fiorentino, anche se per tornare in campo dovrà ancora aspettare: “Mi hanno dato due anni di squalifica. Gioco per i Bianchi, nella gara contro i Rossi ho visto che un avversario con cui avevo fatto sparring che colpiva dei compagni a terra. A quel punto non ci ho visto più e ho fatto un macello”.
Quella del calcio fiorentino è una tradizione della famiglia Giustini. Il padre Alessandro, detto il Bussi, è una leggenda della specialità. I figli, i più grandi, stanno prendendo la loro strada: “Ne ho tre. Hanno 12 anni, 7 e uno e mezzo. Per ora sono attratti dal calcio, ma il primo inizia anche a frequentare la palestra di boxe. Se un giorno decidesse di provare il ring ne sarei felice e orgoglioso”.
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