Giunta al Cep, Pd: “Promesse fuori tempo massimo, da Piciocchi solo propaganda”
Genova. Oggi si è aperto con una giunta all’interno della biblioteca Firpo al cep il ciclo di riunioni della nuova squadra di governo comunale, sotto la guida del vicesindaco reggente Pietro Piciocchi, nei vari quartieri cittadini – le prossime saranno a San Teodoro e a Cornigliano – ma secondo l’opposizione l’operazione è l’esempio di una tardiva attenzione per il territorio.
“Giunte itineranti dopo sette anni di totale disinteresse per il territorio, di completa assenza di dialogo con i cittadini e a pochi mesi dalle elezioni amministrative, previste a Genova tra marzo e giugno 2025, come confermato ieri dal Viminale”, dicono dal gruppo del Pd a Tursi.
“Siamo convinti che portare nelle periferie chi amministra la città sia una cosa buona, così come lo è cercare di capire i bisogni di chi le abita. Ma è inaccettabile e offensivo che questa attenzione arrivi solo ora, sotto forma di iniziative pre-elettorali che hanno più il sapore della propaganda che del vero interesse per la città”, afferma Davide Patrone, capogruppo del Partito Democratico.
“Quanto può essere credibile l’attenzione oggi dedicata al CEP, un quartiere spogliato progressivamente di tutti i servizi essenziali, da parte di un’amministrazione che ha scelto di investire 18 milioni dei 21 complessivi destinati alla rigenerazione urbana per il Waterfront di Levante?”, aggiunge.
“Al CEP non ci sono più neanche i servizi di base: è chiuso il supermercato, non c’è più neanche una panetteria – sottolinea Rita Bruzzone, consigliera PD – Eppure, solo ora il vicesindaco visita gli studi medici del quartiere, dopo aver ignorato per sette anni le numerose richieste di attenzione e investimenti provenienti dal Municipio VII Ponente e dalle associazioni del territorio”.
“Piciocchi oggi parla entusiasticamente della biblioteca del quartiere, ma dimentica che la sua apertura è stata resa possibile in questi anni solo grazie all’impegno della giunta Chiarotti del Municipio VII e dei volontari delle associazioni locali e degli operatori delle cooperative che lavorano sul territorio che insieme hanno attivato un Patto di Collaborazione scongiurandone la chiusura. Il Comune ha investito per la Scia ma, ad oggi, l’apertura della biblioteca è garantita dalla presenza dei volontari. Un altro caso emblematico è quello dell’asilo nido comunale Smeraldo, considerato un’eccellenza del quartiere, su cui la Giunta Doria aveva investito 400.000 euro. Nonostante i lavori siano stati conclusi nel 2017, l’amministrazione Bucci-Piciocchi non ha mai riaperto questa fondamentale struttura socio-educativa. O ancora la vendita della scuola Salvatore Quasimodo, un presidio educativo essenziale chiuso” aggiunge Bruzzone.
“Forse, girando per la città, Piciocchi e i suoi avranno modo di vedere con i loro occhi i territori e le persone che hanno lasciato indietro in questi anni di politiche elitarie, il cui obiettivo principale è sempre stato la tutela di pochi a scapito della cura dei molti” conclude Davide Patrone. “La bella favola del “cambio di rotta” non convince nessuno. I cittadini di Genova meritano una vera programmazione e un dialogo continuo, non discutibili interventi last-minute dettati da bieche logiche elettorali”.
Anche Filippo Bruzzone, capogruppo dei Rossoverdi, fa notare come sia il progetto del poliambulatorio sia quello dei locali commerciali, nonostante siano stati per anni all’attenzione della giunta, non siano ancora una realtà concreta.