Trentino Alto Adige/Suedtirol

Giubileo dei giovani, molti altoatesini a Roma con il vescovo Muser – Cronaca



ROMA – Migliaia di ragazze e ragazzi stanno partecipando al grande incontro del Giubileo dei giovani a Roma, tra loro anche il gruppo degli altoatesini partiti il 28 luglio per una settimana di incontri nella capitale.

Li accompagna il vescovo Ivo Muser: “Auguro ai nostri giovani e alle migliaia di loro coetanei che sono giunti a Roma di tornare a casa facendo tesoro delle tante esperienze vissute, con la gioia in Gesù Cristo e di far parte della Chiesa”.

C’era anche tutto il gruppo dei giovani altoatesini con il vescovo Ivo Muser tra le decine di migliaia di persone che ieri sera (31 luglio) hanno partecipato in piazza San Pietro all’incontro “Tu sei Pietro”, organizzato dalla Conferenza episcopale italiana nell’ambito del Giubileo dei giovani.

Musica, canti, letture e testimonianze hanno animato l’evento, che ha visto anche il significativo intervento del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, con un videomessaggio dalla Terra Santa in cui ha ricordato l’urgenza della pace tra Israele e Palestina.

Il grande raduno dei giovani e dei vescovi diocesani in piazza San Pietro si è concluso con la Professione di fede insieme al cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei.

I giovani altoatesini, provenienti da diverse parrocchie di Bolzano e del circondario, sono accompagnati nella settimana a Roma dal responsabile diocesano della pastorale giovanile Michele Dalla Serra e dal parroco di Termeno Josef Augsten. Tra un appuntamento e l’altro del fitto programma hanno avuto modo anche di incontrare il vescovo Ivo Muser su significato e aspettative del Giubileo dei giovani.

“Ho dialogato – riferisce il vescovo – con ragazze e ragazzi molto attenti e interessati, che hanno tante domande da porre. Auguro alle migliaia di giovani presenti qui a Roma che possano tornare a casa facendo tesoro delle tante esperienze vissute in questa settimana del Giubileo: esperienze di comunità, di relazione e dialogo, di internazionalità. E auguro loro che possano tornare a casa con la gioia in Cristo e la gioia di far parte di questa nostra grande comunità ecclesiale.”

Muser si è soffermato anche sulla grande celebrazione in piazza, “un momento tutto nel segno dell’apostolo Pietro, dell’importanza di questa figura per la nostra fede e della sua attualità.”




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