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Giro d’Italia, il giovane Van Uden beffa tutti in volata a Lecce. All’arrivo esposti striscioni pro-Palestina

Volata doveva essere, volata è stata. La AlberobelloLecce, quarta tappa da 189 km con cui il Giro ha fatto il suo rientro in Italia dopo le prime tre frazioni in Albania, era la classica giornata tutta pianeggiante ideale per gli sprinter. La sorpresa però è arrivata proprio sul traguardo: davanti a tutti Casper Van Uden, giovane pistard olandese che a 23 anni coglie il suo più importante successo su strada. A completare il podio dietro il velocista della Picnic PostNL altri due olandesi, Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike) e Maikel Zijlaard (Tudor Pro Cygling Team).

Solo quarta piazza per Mads Pedersen (Lidl Trek): per la maglia rosa è stata una giornata molto complicata. Il danese infatti è rimasto coinvolto in due cadute. Allo sprint decimo Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cygling Team), migliore degli italiani. Poco altro da segnalare in una tappa destinata ai velocisti, in cui l’eroe di giornata è stato Munoz, ripreso dopo 132 chilometri di fuga solitaria – 57 dall’arrivo.

Da segnalare, uno striscione affisso a Lecce lungo l’area dell’arrivo e firmato dal sindacato studentesco Udu con scritte pro-Palestina: “Stop the genocide” e l’haastag #freepalestine sono le scritte apparse in via Calasso. A poca distanza l’altra rivendicazione di Amnesty International Lecce: “Senza Gaza l’Europa muore, stop genocidio’.

Ordine d’arrivo – Risultato 4^ tappa

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La nuova classifica della Maglia Rosa

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