Giro d’Italia Cure Palliative Pediatriche Bologna 2025
Una biciclettata simbolica e partecipata attraversa Bologna per riportare al centro il diritto alla cura e alla dignità nella malattia. Torna sotto le due torri il Giro d’Italia delle cure palliative pediatriche, promosso a livello nazionale dalla fondazione Maruzza, con il sostegno dell’Ausl di Bologna e del policlinico di Sant’Orsola.
L’evento bolognese è partito in mattinata dall’ospedale Maggiore, ha fatto tappa al policlinico di Sant’Orsola e si è concluso ai Giardini Margherita. Un percorso urbano che vuole rappresentare un viaggio di consapevolezza, coinvolgendo cittadini, professionisti, associazioni e famiglie.
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Le cure palliative pediatriche: un diritto poco conosciuto
Le cure palliative pediatriche sono un insieme integrato di interventi medici, psicologici e assistenziali destinati a bambini e adolescenti con patologie inguaribili, ma non per questo incurabili. Si tratta di un approccio che considera il benessere globale del paziente e della sua famiglia, sin dalla diagnosi, fino alla fase finale e all’elaborazione del lutto.
A livello nazionale solo 2 bambini su 10 accedono a queste cure, mentre a Bologna la percentuale sale al 60%, con circa 200 minori seguiti regolarmente. Numeri che mostrano l’impegno sul territorio, ma anche la strada ancora lunga da percorrere.
L’Arca sull’Albero: l’hospice pediatrico in Emilia-Romagna
Dal gennaio 2025, la rete emiliano-romagnola si è arricchita dell’hospice pediatrico L’Arca sull’Albero, gestito dalla fondazione MariaTeresa Chiantore Seragnoli. Si tratta di un centro specialistico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, pensato per accogliere minori da 0 a 18 anni con bisogni complessi, offrendo ricoveri di sollievo, valutazioni cliniche, supporto alla domiciliazione e percorsi di fine vita.
L’hospice è anche luogo di attività educative, riabilitative, idroterapiche e psicomotorie, in un contesto pensato per garantire comfort, rispetto e qualità della vita.
“Parlare di cure palliative pediatriche è difficile, ma necessario – afferma la dottoressa Chiara Secchiaroli, coordinatrice al Sant’Orsola – La consapevolezza genera attenzione e poi politiche concrete. Servono professionisti formati, capaci di rispondere ai bisogni complessi dei bambini e delle loro famiglie”.
Grazie al sostegno delle associazioni e a donazioni private, 18 operatori sanitari dell’Irccs Sant’Orsola hanno partecipato al master specialistico dell’Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa (Asmepa), potenziando la formazione in questo ambito delicato.
“La cura di prossimità è fondamentale – aggiunge Soffritti – soprattutto per i bambini, che devono poter essere seguiti vicino a casa, ai propri affetti, nel proprio mondo. È per questo che la collaborazione tra ospedale, territorio e hospice è oggi imprescindibile”.
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