Giro di false fatturazioni a Crotone, richieste 24 condanne I NOMI
«Un’associazione a delinquere che ha visto il gruppo di aziende di Antonio Aversa De Fazio evadere il Fisco e praticare prezzi più concorrenziali sul mercato». Così ieri il pubblico ministero, Umberto Iurlaro, ha definito il presunto giro di falsa fatturazione con società cartiere finito al centro dell’inchiesta “Ciclope” della Procura di Crotone. Al termine della requisitoria, il pm ha chiesto di condannare le 24 persone imputate davanti al Tribunale di Crotone.
Le richieste del pm: 13 anni e 6 mesi di carcere per Antonio Aversa De Fazio; Alfredo Minervino, 9 anni e 6 mesi; Rocco Arena, 7 anni e 4 mesi; Raffaele Tucci, 7 anni e 2 mesi; Domenico Arena, 7 anni; Ferdinando Menzà, 7 anni; Francesco Maggiore, 7 anni; Pasquale Macrì, 7 anni; Vincenzo Migale, 7 anni; Giuseppe Martino, 4 anni e 10 mesi; Giuseppe Pizzimenti, 5 anni; Giuseppe Giglio, 4 anni; Sergio Lonetti, 4 anni e 4 mesi; Leonardo Villirillo, 4 anni e 6 mesi; Donato Agostino Clausi, 3 anni e 4 mesi; Vincenzo Aversa De Fazio, 5 anni; Antonio Giglio, 4 anni; Eligio Lovece, 4 anni; Pasquale Scida, 4 anni; Pietro Lerose, 4 anni; Salvatore Nicastro, 4 anni; Daniela Nicastro, 4 anni e 4 mesi; Giovanni Pizzimenti, 4 anni; e Giuseppe Maiolo, 4 anni. Dal 21 gennaio parola ai difensori degli imputati.
Con l’operazione “Ciclope” scatta il 26 aprile 2018 con 17 misure cautelari eseguite tra le province di Crotone e Verona, la Finanza si disse convinta di aver sgominato un ipotizzato gruppo che avrebbe messo a segno frodi fiscali al fine di evadere le tasse per 5,6 milioni di euro, oltre a riciclare il denaro accumulato illecitamente.
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