Giovane ras della droga esce dal carcere e va ai domiciliari
Il ras Mario Romano esce dal carcere e va ai domiciliari. Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, accogliendo le richieste dell’avvocato Vittorio Fucci, ha scarcerato il 26enne di San Felice a Cancello, frazione Polvica, che aveva avuto una condanna definitiva a 5 anni e 4 mesi per il reato di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico.
Nipote del boss della droga Gennaro Morgillo, fu coinvolto nell’ inchiesta “Fiumi di Droga”; secondo la Dda avrebbe avuto un ruolo di vertice e di promotore dell’ associazione che avrebbe condotto insieme allo zio. L’ inchiesta fu caratterizzata dall’emissione di numerose ordinanze di custodia cautelare in relazione a reati commessi tra il 2016 ed il 2019 tra la Valle Caudina, in particolar modo Montesarchio ed Airola, la Valle di Suessola, Maddaloni ed alto Napoletano. Romano e Morgillo, secondo la Dda, sarebbero stati i capi indiscussi di una vera e propria organizzazione criminale finalizzata al traffico di droga, con le sue rigide gerarchie interne, che operava tra le province di Caserta, di Benevento e di Napoli e che riforniva di droga gli innumerevoli clienti con linguaggi in codice e con diversi metodi di spaccio, già visti nelle organizzazioni criminali napoletane. Inoltre, secondo le indagini, l’organizzazione si riforniva della droga trattata (cocaina, crack, eroina hashish e marijuana) in prevalenza tramite canali della provincia di Napoli.
La Procura Antimafia, all’esito del giudizio di primo grado chiese la condanna a 18 anni, ma il Gup di Napoli, accogliendo le tesi dell’avvocato Fucci, lo assolse dalla qualità di promotore dell’associazione e da diversi reati, e lo condannò alla pena di 6 anni e 6 mesi. Poi successivamente la Corte D’ Appello di Napoli, accogliendo le tesi difensive, ridusse ulteriormente la condanna portandola a 5 anni e 4 mesi.
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