Trentino Alto Adige/Suedtirol

Giorgia Meloni inaugura la funivia delle mele: «Questa è agricoltura che guarda al futuro» – CRONACA



La premier Giorgia Meloni è arrivata attorno alle 14.15 a Segno, nella sede di Melinda, per l’inaugurazione della “Funivia delle mele”, il primo impianto a fune al mondo dedicato al trasporto della frutta. Per lei un ingresso fra gli applausi. Al suo fianco il ministro Francesco Lollobrigida. L’impianto è sorto per collegare una delle sale di lavorazione di Predaia con le celle ipogee nel cuore della miniera di Rio Maggiore, a 900 metri dall’ingresso delle cave, a circa 575 metri sul livello del mare.

 “L’obiettivo che il governo si dà è valorizzare realtà come queste e promuovere anche la nascita di altre realtà come questa. Favorire sempre di più gli investimenti che rafforzano la logistica, che riducono l’impatto sull’ambiente, che sostengono il reddito dei nostri agricoltori”. Così la presidente del Consiglio, durante il suo intervento. “È la visione che dall’inizio ha indirizzato il lavoro di questo governo, che ci ha spinto in questi anni a dedicare al settore primario investimenti mai visti in passato, oltre 15 miliardi di euro, di portare avanti ogni giorno quel lavoro di squadra con il ‘Sistema Italia’ che ha accompagnato il nostro export agroalimentare al suo record di oltre 70 miliardi di euro nel 2024″, ha aggiunto Meloni.

“Un invito che io ho accettato con convinzione e con piacere”, ha aggiunto la premier. Perché essere qui significa molte cose, significa celebrare molte cose. Significa celebrare uno degli esempi migliori di come l’agricoltura sia dotata di visione, di come sappia guardare al futuro, di come sappia valorizzare le proprie radici proiettando nel futuro quelle radici. Si è una periferia quando ci si comporta da periferia, si è una periferia quando si sceglie di stare ai margini, ma quando si sa costruire qualcosa che diventa il centro del lavoro di un territorio e del racconto di un’identità, non si è una periferia e voi non siete una periferia”. La presidente del Consiglio ha premuto l’interruttore assieme al ministro Lollobrigida ed al presidente di Melinda, Ernesto Seppi, per avviare l’impianto, finanziato anche con 4 milioni del Pnrr.

L’impianto a fune permette di collegare la sala di lavorazione Cocea di Segno con le celle ipogee nel cuore della miniera di Rio Maggiore. L’impianto del costo di circa 10 milioni di euro è stato finanziato in parte con i soldi del Pnrr gestiti dal ministero dell’Agricoltura.

La premier ha definito il consorzio Melinda “un orgoglio nazionale, un’eccellenza che è riconosciuta per essere unica al mondo”. Si è quindi complimentata con i 4000 piccoli produttori riuniti in 16 cooperative.

“Quello che noi vediamo realizzato qui oggi in questa valle meravigliosa che io ho avuto diciamo il privilegio di guardare dalla funivia – ha detto ancora Meloni – è la dimostrazione concreta che l’uomo e l’ambiente non sono nemici, come qualcuno vorrebbe raccontarci. Sono invece amici e sono anzi alleati. E gli agricoltori e i produttori sono i primi custodi della natura e non è possibile difendere la natura se non grazie all’opera responsabile dell’uomo che è esattamente quello che noi vediamo qui oggi”.

Le celle ipogee scavate nella roccia per la conservazione delle mele e la ‘Funivia delle mele’ – ha detto la presidente del Consiglio, “costituiscono un modello produttivo e organizzativo assolutamente all’avanguardia e dimostra una cosa che per noi è molto importante e per la quale ci battiamo da qualche anno. Non è vero che non si può coniugare l’attività economica e produttiva con la difesa dell’ambiente. È vero esattamente il contrario”.

“Insieme alle imprese e ai lavoratori di questa nazione siamo diventati la prima economia in Europa per valore aggiunto dell’agricoltura. Abbiamo fatto crescere il reddito degli agricoltori di oltre il 10% rispetto a una media europea che viaggia al di sotto del 2%. Ed è il lavoro che vogliamo continuare a fare insieme. Identità e innovazione, storia e futuro, uomo e natura. Questa è l’agricoltura che ci piace, ma è soprattutto l’agricoltura che rende il made in Italy così apprezzato e stimato nel mondo”.

“Qui oggi possiamo vedere uno dei tanti volti dell’Italia migliore, l’Italia che fa dell’identità la sua forza, ma che non considera quell’identità come qualcosa diciamo da tenere in un museo. Come qualcosa da guardare nel passato. Si ama davvero la propria identità quando si è in grado di raccogliere quell’identità e di reinventarla nel futuro”, ha concluso Meloni. 

Il ministro Francesco Lollobrigida aveva preso la parola per primo: “Questo impianto unisce la sostenibilità ambientale e l’indispensabile sostenibilità produttiva che garantisce ricchezza, economia e lavoro”, ha detto il ministro all’agricoltura, definendo la funivia da lui “un’opera strategica e unica al mondo“. “Questo impianto impatta meno sull’ambiente e sul territorio, garantisce risparmio energetico, permettendo uno sguardo al futuro, unendo ambiente e lavoro“, ha proseguito.

 “Melinda ha dimostrato di essere all’avanguardia” per quanto riguarda l’innovazione e la qualità. L’impianto – aveva detto il ministro – sarà da esempio anche per altre nazioni e altri produttori. “Il governo Meloni è quello che finora ha investito più risorse nell’agricoltura. I nostri contadini non sono solo produttori di cibo, ma anche custodi del territorio”.




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