Economia

Giorgi (BlackRock): “Focus sui dividendi per fronteggiare la volatilità”


Il tira e molla dell’amministrazione Trump sui dazi, i multipli elevati dell’equity e l’incertezza sulle prossime mosse delle banche centrali. In uno scenario come quello attuale, caratterizzando da incognite crescente, la tentazione di togliere i soldi dal tavolo è forte. Tuttavia, complice l’accelerazione dell’inflazione, vorrebbe dire accettare una perdita sicura in termini reali per il proprio patrimonio. Delle strategie più adatte per investire nello scenario attuale abbiamo parlato con Luca Giorgi, head of Wealth Southern Europe di BlackRock.

Guardando ai prossimi mesi, come strutturare il portafoglio di investimento?

“Il mercato wealth sta vivendo un forte cambiamento, guidato dalla crescente domanda di servizi di consulenza. In questo nuovo contesto, anche le logiche di costruzione del portafoglio stanno evolvendo, con una maggiore attenzione al value for money, cioè alla ricerca della combinazione più vantaggiosa in termini di costo, qualità e prevedibilitá di risultati per soddisfare le nuove esigenze della clientela”.

Quali sono le tendenze più evidenti?

“Tre su tutte: un crescente utilizzo degli Etf, la polarizzazione degli investimenti nel mondo attivo tradizionale verso le soluzioni high-conviction (basate su strategie di investimento selettive e focalizzate su un ristretto numero di titoli, ndr), che hanno dimostrato di generare valore aggiunto in modo costante nel tempo, e l’emergere della nuova gamma di soluzioni Systematic. Quest’ultima combina big data, intelligenza artificiale e intuizione umana nel processo di investimento, con l’obiettivo di generare un livello di alfa più prevedibile nel tempo e un tracking error più contenuto, offrendo una nuova alternativa per costruire la componente core dei portafogli”.

Alla luce del nuovo contesto, quali potrebbero essere a vostro avviso le strategie vincenti?

“Per la parte core dei portafogli ricerchiamo una maggiore resilienza a fronte di un contesto più volatile. Per questo motivo ci orientiamo verso strategie di maggiore qualità nell’ambito dei dividendi, che storicamente presentano escursioni di prezzo più contenute e la capacità di generare un flusso cedolare stabile nel tempo. Anche il settore sanitario, data la poca correlazione degli utili delle aziende con il ciclo macroeconomico, può rappresentare una buona alternativa per migliorare la resilienza del portafoglio. Infine, ricerchiamo maggiore diversificazione e potenziale di crescita nella parte satellite del portafoglio, ad esempio attraverso esposizione alla tecnologia e ai finanziari”.

Quali, invece, le vostre prospettive in merito al reddito fisso?

“Negli ultimi tre anni l’aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali ha portato l’obbligazionario ad assumere nuovamente un ruolo importante nei portafogli, grazie a rendimenti ai massimi da dieci anni. Di conseguenza molti ha rappresentato una sfida per l’industria del risparmio gestito in quanto gli investitori hanno cominciato a preferire l’amministrato, in grado di offrire un’esperienza di investimento diversa attraverso cedole interessanti e tassi a scadenza. In risposta a queste esigenze, una delle principali innovazioni é stata il lancio della gamma di Etf obbligazionari a scadenza, che permette di cristallizzare i rendimenti al momento dell’acquisto, insieme ai benefici degli Etf come trasparenza, efficienza e basso costo. A nostro avviso questa tipologia di fondi passivi continuerà a rappresentare una possibile scelta di investimento per cogliere il potenziale picco dei tassi d’interesse nel portafoglio”.


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