Gioielliere uccide rapinatori: condannato anche in appello
È stato condannato a 14 anni e 9 mesi dalla Corte d’assise d’appello di Torino Mario Roggero, il gioielliere che il 28 aprile del 2021 uccise due rapinatori e ne ferì un terzo in seguito a una rapina nella sua gioielleria a Grinzane Cavour, in provincia di Como. A dicembre del 2023, il tribunale di Asti aveva inflitto una condanna di 17 anni in primo grado. Nell’udienza del 12 novembre scorso, la procura generale di Torino aveva chiesto la conferma della pena.
Secondo l’accusa, più che di legittima difesa si era trattato di una e propria esecuzione. Mario Roggero, infatti, sparò ai rapinatori in fuga dal negozio, rincorrendoli con la pistola in mano e facendo fuoco prima in strada e poi nell’auto su cui stavano fuggendo. I due rapinatori erano armati con un coltello e con una pistola giocattolo. Solo l’autista della banda, Alessandro Modica, era riuscito a salvarsi. Giuseppe Mazzarino, 58 anni, e Andrea Spinelli, 44 anni, invece erano morti. Stando alla versione del gioielliere, il suo timore era che i criminali potessero tornare per fare del male a lui o alla sua famiglia, dato che durante la rapina erano cadute le mascherine dai loro volti.
Davanti ai giudici, l’avvocato difensore di Roggero, Stefano Marcolini, ha provato a giustificare la ferocia del gioielliere con il disturbo post traumatico dovuto alla rapina subìta nel 2015. “È un omicidio seminato dalla legittima difesa putativa ma non siamo in presenza di una brutale esecuzione” – e ancora – “non c’è stato tempo per i ragionamenti, ma solo il tempo per una reazione istintiva”.
Mario Roggero, dopo la sentenza: “[i giudici, n.d.r.] non hanno avuto coraggio. È stata legittima difesa, se il rapinatore non avesse alzato l’arma non avrei sparato”. L’avvocato, invece, è più prudente: “È prematuro un commento, aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza, poi faremo ricorso in Cassazione”. “Credevo avessero rapito mia moglie” aveva detto nel processo di primo grado. Una versione ribadita, con un’aggiunta. Roggero ha raccontato di essere stato spinto anche dal timore che i rapinatori potessero tornare in negozio per uccidere lui e i familiari: “Tanto Spinelli quanto Mazzarino hanno perso la mascherina e mostrato i loro volti. Li avevamo visti in faccia e questo ci ha spaventati tremendamente. Leggevo nei loro volti una profonda collera oltre alla consapevolezza, a quel punto, di poter essere successivamente identificati e riconosciuti”.
Dalla Lega fanno sapere che il segretario di partito e ministro Matteo Salvini ha scritto a Mario Roggero per esprimergli solidarietà.
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