Basilicata

Gioia Tauro, dopo quattro anni, il “Forno di Francesco Pio” torna alla sua titolare

La Corte d’Appello di Reggio Calabria revoca la confisca del “Forno di Francesco Pio” finito nell’inchiesta “Jeolia”: “Mi hanno tolto tutto, ora voglio solo ricominciare”, dichiara la titolare Maria D’Agostino, di Gioia Tauro


GIOIA TAURO – È la parola “fine” su un incubo durato quattro anni. La Corte d’Appello di Reggio Calabria – sezione Misure di Prevenzione – ha disposto il dissequestro definitivo del panificio “Il Forno di Francesco Pio”, sito a Gioia Tauro, accogliendo il ricorso presentato dai legali Rosario Milicia e Davide Vigna, con la consulenza tecnica del commercialista Francesco De Raco.

La titolare del forno-pizzeria-pasticceria, Maria D’Agostino, visibilmente commossa, ha così ottenuto la restituzione dell’intera attività e del patrimonio aziendale, rigettando l’ipotesi – avanzata nell’ambito dell’operazione antimafia “Jeolia” – di un coinvolgimento del panificio in dinamiche illecite. «È finito un incubo che mi ha tolto tutto – ha commentato – ma non mi sono mai arresa perché sapevo di essere nel giusto».

UNA LUNGA BATTAGLIA LEGALE DELLA TITOLARE DEL FORNO

Il panificio, storico presidio di lavoro e tradizione nel cuore di Gioia Tauro, era finito sotto sequestro nel luglio del 2021 nell’ambito della maxi operazione “Jeolia”, che aveva ipotizzato infiltrazioni della criminalità organizzata in diverse attività economiche del territorio. A quel primo sequestro penale si era aggiunto, nell’aprile 2023, un ulteriore provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, che aveva disposto la confisca del panificio, poi impugnata con successo in appello. Il primo spiraglio si era aperto a gennaio 2025, quando il Tribunale Collegiale di Palmi aveva già escluso qualsiasi legame tra l’impresa e contesti criminali. Il verdetto della Corte d’Appello ha ora confermato e consolidato quella decisione, cancellando definitivamente ogni ombra sul panificio e sulla sua titolare.

LE PAROLE DELLA TITOLARE DELL’ATTIVITÀ DI GIOIA TAURO

«Difendere il mio nome e quello della mia famiglia è stato il mio unico pensiero in questi anni difficili – ha dichiarato Maria D’Agostino –. In un attimo mi hanno tolto lavoro, risparmi e dignità. Oggi finalmente posso tornare a sorridere. Ringrazio i miei legali e chi mi ha sostenuto. Non vedo l’ora di riaprire le porte del panificio e accogliere i miei clienti, come ho sempre fatto, con il cuore pieno di gioia».

UN CASO EMBLEMATICO

La vicenda del “Forno di Francesco Pio” rappresenta un caso esemplare nel delicato bilanciamento tra esigenze di prevenzione antimafia e tutela dei diritti dei cittadini. Se da un lato l’operazione Jeolia ha confermato l’attenzione delle istituzioni nel contrasto alla criminalità, dall’altro ha anche dimostrato come la giustizia, nel tempo, possa rimediare ad errori, restituendo dignità e futuro a chi ha vissuto accuse infondate.


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