Puglia

Gioco d’azzardo a Bari: gli ultimi dati a disposizione


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Il gioco d’azzardo rappresenta una delle industrie più remunerative nel nostro Paese e anche in Puglia, e più specificamente nella città di Bari, il fenomeno è in forte aumento grazie alle sale fisiche ma, soprattutto, al boom del gioco in rete. Il panorama si è evoluto, infatti, grazie a piattaforme sempre più semplici, a palinsesti ricchi di titoli e all’uso di incentivi forti come i bonus casinò online.

Nella regione Puglia, nell’anno 2024, la spesa complessiva è stata di 1,08 miliardi di euro con una spesa pro capite di circa 3960 euro a fronte di una media nazionale di circa 2100 euro. Il gioco online, inoltre, ha superato il gioco fisico in termini di spesa: in percentuale si gioca in rete il 59.2% rispetto al 40.8%. Numeri importanti questi che vedono la Puglia come una delle regioni in cui si gioca di più ma che mettono in evidenza quanto la facilità di accesso, tramite i device mobili, abbia portato la passione per l’azzardo a un livello successivo.

Bari, città di sport, di gioco e di calcio (grande entusiasmo per l’acquisto di Christian Gytkjaer, ex attaccante del Venezia) è, quindi zona di azzardo e, nello specifico, soprattutto di azzardo in rete. Come si è arrivati a questo enorme successo?

Dalla sala giochi al casinò online: l’importanza dei bonus

Bari è una città in cui ci sono molte sale giochi. Parliamo di circa 120 sale dislocate tra i quartieri più centrali e quelli più periferici. Dopo la pandemia, però, il gioco online ha subito una vera e propria esplosione che ha cambiato le carte in tavola e ha proposto, in maniera preponderante, la piattaforma online come forma più comoda e veloce di divertimento. Questo ha, ovviamente, stravolto le abitudini degli italiani alimentando il settore digitale a dismisura. Nel periodo tra giugno 2023 e giugno 2024, ad esempio, i casinò concessionari a distanza hanno visto crescere la spesa del 22,8%. Si è, infatti, passati da 175 milioni a 215 milioni di euro. Un aumento molto alto che mette in evidenza una crescita in espansione.

Una grossa pubblicità per incentivare al gioco anche coloro che sono meno tecnologici è stata data, fin dall’inizio, dall’uso di bonus di benvenuto nei casinò online. Perché proprio i bonus di benvenuto? Perché se un giocatore meno esperto o semplicemente confuso dalla tanta concorrenza ha voglia di tentare la sorte in rete può, tramite le offerte degli operatori, sfruttare l’opportunità di tiri gratuiti o una somma in denaro da spendere sul sito. Ci sono, comunque, siti di comparazione molto interessanti che permettono, a coloro che davvero poco ne sanno o che non hanno ancora scelto, di analizzare i migliori bonus casinò attualmente disponibili con gli esatti requisiti per ottenerli. In parole povere, le tante tipologie di bonus, facendo sempre attenzione a leggere termini e condizioni del sito, possono essere giuste per giocatori differenti con budget differenti e si possono scegliere in base alle proprie esigenze.

Ci sono restrizioni legislative sull’uso dei bonus?

In Italia, i bonus casinò online sono soggetti a normative severe e a controlli più che rigorosi da parte dell’Agenzia Dogane e Monopoli. I bonus devono essere, infatti, trasparenti e comparabili, devono essere accompagnati da avvertenze su possibili dipendenze e vietati ai minori e sempre soggetti a possibili sanzioni se non si rispettano le norme vigenti.

L’Italia, invero, ha una legislazione molto severa e, negli anni, si è inasprita molto sul settore, anche nel tentativo di frenare una certa tendenza al gioco compulsivo. Il primo testo che ha disciplinato la legalità degli apparecchi di gioco è stato il Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che è stato seguito, nel tempo, da svariati decreti. Nel 2006, il Decreto Bersani ha liberalizzato le scommesse sportive. Nello stesso anno, la Legge Finanziaria ha dato una prima regolamentazione al settore introducendo le concessioni AAMS (ora ADM). Nel 2012, il Decreto Balduzzi ha imposto i primi limiti pubblicitari e istituito l’Osservatorio sul gioco patologico. Nel 2016, la Legge di Stabilità ha imposto alcune regole sulla pubblicità fissando fasce orarie e forme comunicative chiare. Nel 2018, infine, il Decreto Dignità ha vietato ogni forma di pubblicità, diretta e indiretta, per i giochi con vincite in denaro.

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