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Giochi di Milano-Cortina, Abodi: ”Lavori sino al 2033”


“Abbiamo cantieri operosi, io sono fiducioso del lavoro che sta facendo Simico da una parte per le opere, e la Fondazione olimpica per la parte organizzativa, poi vedremo”: così il ministro dello Sport Andrea Abodi a Cortina assieme, tra gli altri, a Giovanni Malagò. “Zaia – ha aggiunto – è testimone con alcuni della prima ora, noi siamo intervenuti a fine 2022 e abbiamo immediatamente preso coscienza degli aspetti organizzativi e anche degli aspetti infrastrutturali. Abbiamo fatto delle scelte, abbiamo preso delle decisioni, sono cambiati anche gli assetti delle società, ma tutto quanto in armonia con il territorio” “Abbiamo tutti lo stesso obiettivo – ha spiegato -: di essere pronti per il 6 febbraio 2026 a Milano, poi sarà un crescendo fino all’ultimo. Come ha spiegato anche il ministro Salvini gli effetti delle Olimpiadi e degli impegni assunti in chiave olimpica proseguiranno fino all’inizio del 2033 perché ci saranno opere che abbiamo prorogato in termini di apertura dei cantieri, per non creare problematiche ai Giochi e ci siamo impegnati a realizzare”. Con due nuove ordinanze il Tar del Lazio ha ancora una volta confermato al momento il decreto della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 con il quale è stata motivata la conclusione positiva della Conferenza dei Servizi Decisoria del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’impianto si risalita Apollonio-Socrepes che consentirà il collegamento con due delle piste che saranno occupate dalle gare olimpiche del febbraio del prossimo anno. Il Tar ha ritenuto che “non sembrano ravvisarsi i presupposti per la sospensione cautelare dei provvedimenti impugnati… posto che: l’omessa indicazione del soggetto destinatario nei provvedimenti impugnati pare sostanziare, al più, una mera irregolarità sanabile; l’aggiudicazione dei lavori disposta in data 15.7.2025 sembra congruamente giustificare l’urgente messa a disposizione dell’area di intervento per le attività di progettazione; gli ulteriori rilievi (mancata rinnovazione della procedura di valutazione ambientale e paesaggistica; la coincidenza tra il ruolo Commissario straordinario per le opere olimpiche e di amministratore della società di gestione della commessa) sono connotati da una complessità incompatibile con la delibazione cautelare e, pertanto, vanno deferiti alla cognizione propria della fase di merito, oggetto dell’imminente udienza pubblica già fissata per il 29 ottobre 2025”.


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