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Giochi 2032, a Brisbane potrebbe essere il momento delle bocce


A Los Angeles 2028 troveranno spazio molti sport made in Usa (forse anche troppi…): sì, perchè alle Olimpiadi californiane ci sarà lacrosse, molto praticato nei college americani, il flag football (che è una versione meno “violenta” del football americano amatissimo da Trump), poi ecco anche lo squash, torneranno alle Olimpiadi il baseball e softball (assenti a Parigi 2024) e ci sarà anche l’esordio in grandissimo stile del cricket, che ha avuto uno sponsor decisivo nell’ex presidente del Cio, Thomas Bach e che è praticatissimo nel mondo e porta tantissimi soldi dei diritti tv.

Il cricket resterà anche ai Giochi 2023, a Brisbane, essendo molto diffuso anche in Australia. Lo squash spera di essere confermato ma ci potrebbe essere una novità clamorosa, gli australiani infatti vorrebbero fare esordire ai Giochi anche le bocce. World Bowls e la Federazione australiana hanno presentato già la campagna “Bowls for Brisbane 2032”.

L’iniziativa sottolinea l’impronta mondiale delle bocce, i profondi legami culturali con il gigante oceanico e il suo impatto di accessibilità e inclusione. L’obiettivo è quello di mostrare come sia possibile migliorare i programmi olimpici e paralimpici attraverso una combinazione di eredità, innovazione e impatto sociale. World Bowls è sostenuta da 60 Paesi, l’Italia ci ha sempre creduto nelle bocce olimpiche con l’ex presidente della Fib, Giunio De Sanctis, ora ai vertici del Cip.

Le bocce da prato (lawn bowls) sono quelle ampiamente praticate in Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito e altre Nazioni del Commonwealth, mentre in Italia è molto seguita soprattutto la raffa e in Francia la petanque. A livello internazionale manca una visione unitaria e questo potrebbe provocare problemi col Cio. In Australia, dove le bocce sono state giocate in maniera diffusa sin dal 1845, ora ci sono oltre 1.800 club e quasi 2 milioni di praticanti. Ma altre discipline aspirano ad entrare nella famiglia olimpica, fra queste anche il padel.

Il presidente della Federazione internazionale (Fip), Luigi Carraro, ci crede da anni. Lo sviluppo del padel in alcuni Paesi, Italia inclusa, è stato incredibile ultimamente. Ma ci vogliono non pochi requisiti per entrare ai Giochi…


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