Gioca con i figli in spiaggia quando una duna di sabbia gli crolla addosso e lo uccide a 28 anni
Una duna di sabbia gli è crollata addosso e lo ha ucciso. Kane Watson, 28 anni, si trovava con sua figlia di 18 mesi e i suoi tre figliastri a Muriwai Beach, a circa 40 chilometri da Auckland e stava giocando coi i bimbi quando è accaduta la tragedia.
La notizia la dà il New Zealand Herald. L’uomo è rimasto intrappolato sotto la sabbia per circa 15 minuti e ha cominciato a gridare.
Anche i suoi figli hanno cominciato a chiedere aiuto attirando l’attenzione di diversi testimoni. Alla fine i soccorritori sono riusciti a estrarlo dal cumulo di sabbia e a portarlo all’Auckland City Hospital, dove però è morto il giorno successivo, domenica 24 agosto.
In una raccolta fondi su Givealittle, avviata da un amico di famiglia, Watson è stato ricordato come un “figlio, fratello, compagno amatissimo e, soprattutto, un padre devoto” che aveva un altro bambino in arrivo.
E il docente dell’Università di Auckland Colin Whittaker ha parlato con l’emittente radiofonica RNZ di quanto sia importante non sottovalutare i pericoli delle dune di sabbia: “Se hai una grande duna sopra di te e una parte consistente crolla, è come se ti crollasse addosso qualcosa che pesa quanto un elefante. È ovviamente molto pericoloso, ma anche estremamente difficile riuscire a liberarsi da soli, soprattutto se manca l’aria”.
Secondo Whittaker, le dune di sabbia possono diventare instabili e collassare in pochi secondi per diverse ragioni: onde che le erodono, veicoli che vi passano sopra, persone che ci camminano o scavano all’interno.
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