Gigabyte Aorus 16X, la nostra prova: notebook gaming con RTX 4070
Il mercato sta per essere invaso dai portatili dotati di schede video NVIDIA RTX serie 50. Saranno però molto costosi. Ha senso quindi orientarsi su dispositivi usciti nel 2024 (o prima) dotati di RTX serie 40? Cerchiamo di rispondere a questa domanda in compagnia del Gigabyte Aorus 16X, un laptop gaming sufficientemente poliedrico che si trova a prezzi non troppo esosi.
Scheda tecnica
- Processore: Intel Core i7-13650HX
- Scheda grafica: NVIDIA GeForce RTX 4070 (8GB GDDR6)
- Potenza grafica massima: 140W
- Schermo: 16″ in 16:10, WQXGA (2560×1600), 165 Hz
- Certificazioni:
- 100% sRGB, Pantone Validated
- TÜV Rheinland-certified
- Dolby Vision
- NVIDIAS Advanced Optimus
- G-SYNC
- RAM: 16 GB DDR5, supporta fino a 64GB (DDR5-5600MHz)
- Storage: 1 TB SSD (supporta 2x PCIe Gen4x4 NVMe M.2 SSD, fino a 4TB)
- Lato sinistro: 1x DC-in, 1x RJ-45 (LAN), 1x HDMI 2.1, 1x USB Type-A (USB 3.2 Gen2), 1x USB Type-C con Thunderbolt 4 (supporta USB4, DisplayPort 1.4, Power Delivery 3.0)
- Lato destro:1x USB Type-A (USB 3.2 Gen2), 1x USB Type-C (USB 3.2 Gen2, DisplayPort 1.4), 1x Slot MicroSD (UHS-II), 1x Jack combo per cuffie/microfono
- Altoparlanti: 2x 2W con Dolby Atmos, Smart Amp Technology
- Microfono: Array con riduzione del rumore
- Webcam: FHD (1080p) IR con supporto Windows Hello Face Authentication
- Connettività: Intel Wi-Fi 7 (802.11be 2×2), 1G Ethernet, Bluetooth V5.4
- Batteria: Li-Polymer da 99Wh, alimentatore 240W con supporto 100W Power Delivery
- Dimensioni: 35.6 x 25.4 x 2.0~2.7 cm
- Peso: 2.3 kg
Salta subito all’occhio il processore, non recentissimo, ma non si tratta di una CPU low-cost e in ambito gaming ha ancora tanto da dire.
Infatti è un processore a 14 core con 6 P-core e 8 E-core, capace di spingersi fino a 4.9 GHz in boost.
Questo lo rende un’ottima scelta per giochi che beneficiano di una forte componente single-core, come gli FPS competitivi. Tuttavia, il consumo energetico può risultare elevato sotto carico sostenuto, il che influisce direttamente sulla gestione termica.
La GeForce RTX 4070 da 8 GB di VRAM GDDR6 in architettura Ada Lovelace supporta il DLSS 3 e il Ray Tracing avanzato. In ambito gaming, è in grado di garantire buone prestazioni in 1440p, anche con dettagli elevati. Tuttavia, i 140W di TGP indicano che la GPU opera al massimo della sua capacità, rendendo la dissipazione termica un fattore critico.
Il sistema è supportato da 16 GB di RAM DDR5 a 4800 MHz, una quantità adeguata per il gaming moderno, ma che potrebbe limitare chi cerca di gestire stream o multitasking pesante in background. Il comparto storage prevede un SSD NVMe PCIe 4.0 da 1 TB, con velocità di lettura/scrittura in linea con le aspettative di un notebook di fascia alta.
Peccato che 1 TB inizi a stare stretto nel 2025, visto il peso sempre maggiore dei giochi (una media di 100 GB l’uno).
Davvero niente male la connettività di alto livello, una buona dotazione di porte e ingressi (ci sono anche lettore microSD e HDMI 2.1) e webcam con Windows Hello per lo sblocco biometrico.
Partiamo dal gaming
Gigabyte Aorus 16X è a tutti gli effetti un portatile gaming. Se siete qui probabilmente vi interessa sapere come si muove in gioco, e inizieremo quindi vedendo le performance con i giochi PC più recenti e pesanti.
Non il più leggero fra i giochi di recente concezione, ma grazie alla RTX 4070 di cui è dotato l’Aorus 16X, si ha accesso alle classiche tecnologie NVIDIA che migliorano le performance.
Con risoluzione massima (2560×1600), Frame Generation attivo, DLSS 2 su Bilanciato, ray tracing “normale” (il penultimo livello di dettaglio quindi) e qualità texture e altri effetti grafici su “Alta” (non Massima quindi), ci si muove tra i 70 e i 90 fps, con qualche calo dovuto all’ottimizzazione del titolo in momenti un po’ più concitati.
Non male, e la speranza è che aggiornamenti futuri del gioco migliorino ulteriormente la situazione.
Spider-Man 2
Finalmente l’ultimo porting di casa PlayStation Studios gira un po’ meglio che al lancio, e di conseguenza è possibile giocare a Spider-Man 2 anche su portatili gaming che non abbiano schede video di fascia alta o altissima.
Con dettagli Max (che non è il livello di dettaglio massimo selezionabile, ma ci si avvicina), ray tracing su Max, ombre ray tracing e occlusione ray tracing disattivati (per non appesantire troppo), Frame Generation attivo e DLSS 2 su Bilanciato, ci si muove tra i 60 e i 90 frame al secondo. Il tutto ovviamente in QHD+ (2560×1600), che è la risoluzione massima supportata dal monitor del laptop Gigabyte.
Non è male, anche considerato quanto poco ottimizzato era il gioco al lancio e quanto ancora abbia bisogno di qualche limatura qua e là.
Se si vuole ombre e occlusione ambientale migliorati dal ray tracing e si è disposti ad attivare il Ray Reconstruction (DLSS 3.5), il frame rate si dimezza.
Come al solito quindi è necessario scendere un po’ a compromessi se si vuole salire sopra i 60 fps.
Space Marine 2
Non tra i più recenti, ma comunque uscito nell’ultimo anno e ancora molto giocato e seguito dalla community. Le performance qui sono buone. Con:
- Risoluzione WQXGA (2560×1600)
- Dettagli: Ultra
- DLSS: Qualità
- Frame Generation: ON
- Swarm: predefinito (quindi non al minimo)
Con queste impostazioni di tutto rispetto anche negli scenari più concitati ci si muove fra 80 e 110 frame al secondo. E l’arrivo delle ondate di nemici (gli swarm di tiranidi) non lo mettono in crisi.
Kingdom Come: Deliverance II
Anche il super RPG medioevale di Warhorse Studios è ancora gettonatissimo, e anche qui l’Aorus di Gigabyte si difende più che degnamente.
Qui non c’è il Frame Generation, ma fortunatamente non se ne sente troppo il bisogno. Con dettagli elevati (non il massimo, ma poco ci manca), DLSS su bilanciato e risoluzione massima (2560×1600) ci si muove anche qui tra i 90 e i 110 fps, a seconda della situazione e di dove ci troviamo (al chiuso o all’aperto).
Black Myth: Wukong
E infine la “bestia nera”, Black Myth: Wukong, gioco bello tosto che mette in crisi anche i PC più blasonati. In questo caso abbiamo a disposizione anche un bel benchmark che ci permette di avere una pietra di paragone con altri dispositivi. Con risoluzione massima (2560×1600), DLSS 2 su Qualità, Frame Generation attivo e ray tracing medio si arriva a 66 fps di media, con un picco di 75 frame al secondo e un minimo di 57 fps.
Non male quindi, no?
Abbiamo di proposito provato giochi “pesanti” e di recente uscita, proprio per vedere come si comporta nel 2025 un laptop gaming dotato di GPU della generazione precedente. Non che siano usciti portatili con le RTX serie 50 (sono in dirittura d’arrivo), ma proprio perché sono in uscita, viene il dubbio se prodotti come questo Aorus 16X possano ancora fare al caso vostro. La risposta breve è sì, soprattutto se il vostro budget non è altissimo.
Titoli come Counter-Strike 2, Valorant e Apex Legends beneficiano poi maggiormente del display a 165 Hz. Con impostazioni alte sempre a massima risoluzione, il frame rate si mantiene costantemente sopra i 240 FPS in CS2 e tra 160-180 FPS su Apex Legends.
Anche con altri “mostri sacri” tipo Cyberpunk 2077 e Alan Wake 2 si riesce a trovare configurazioni grafiche per tenere stabili le performance intorno ai 60 fps medi, e con altri titoli quali Baldur’s Gate 3 ed Elden Ring si riesce a giocare con risultati simili a quelli visti in Space Marine 2 e Kingdome Come: Deliverance 2.
E sugli altri aspetti come se la cava? Vediamolo insieme nei prossimi paragrafi.
Design ed estetica
A livello estetico, Gigabyte Aorus 16X mantiene un design aggressivo e moderno, con linee nette e una scocca in alluminio spazzolato che conferisce un aspetto premium senza risultare eccessivamente appariscente. Il logo Aorus illuminato sulla parte posteriore inferiore del display, insieme a una doppia striscia LED bella luminosa, aggiunge un tocco distintivo, mentre le dimensioni compatte per un 16 pollici (356 mm x 254 mm x 27 mm) e il peso di circa 2,3 kg lo rendono relativamente “portatile” per un laptop gaming.
Non è il più piccolo e leggero nella sua tipologia di prodotti, ma non è neanche esagerato.
La costruzione è solida e priva di scricchiolii, con una cerniera che consente una buona apertura dello schermo senza flettersi eccessivamente. Il telaio, pur non essendo il più sottile della categoria, bilancia bene robustezza e dissipazione termica.
Tastiera e touchpad
La tastiera retroilluminata RGB è una delle caratteristiche distintive di questo modello. Offre un’illuminazione personalizzabile a tre zone, con effetti dinamici gestibili tramite il software AORUS Control Center. Il feedback dei tasti è soddisfacente, con una corsa di circa 1.7 mm in grado di garantire una digitazione comoda e una risposta adeguata anche in sessioni di gioco prolungate. Non siamo ai livelli di una tastiera meccanica, ma per un laptop gaming risulta ben realizzata.
Il touchpad, pur non essendo un elemento chiave per il gaming, è ampio e ben rifinito. La superficie in vetro garantisce uno scorrimento fluido e il supporto ai driver Windows Precision assicura una buona reattività nei comandi gestuali.
Tuttavia, chi gioca seriamente utilizzerà quasi sempre un mouse esterno, quindi il touchpad rimane più utile per le attività quotidiane e la navigazione web.
Display e input lag
Il pannello da 16″ offre una risoluzione di 2560×1600 pixel, un buon compromesso tra qualità visiva e prestazioni. Il refresh rate di 165 Hz garantisce una fluidità adeguata per la maggior parte dei giochi, anche se per chi cerca 240 Hz od oltre esistono alternative più indicate (anche se ben più costose).
Il tempo di risposta del display è soddisfacente, ma non ai livelli di un monitor gaming dedicato, con qualche effetto di ghosting nei movimenti più rapidi. I colori sono ben calibrati e il supporto al 100% della gamma sRGB lo rende una scelta valida anche per la creazione di contenuti di medio livello.
Gestione termica e rumorosità
Uno degli aspetti critici di un laptop gaming ad alte prestazioni è il raffreddamento. Gigabyte Aorus 16X utilizza un sistema a doppia ventola con heat pipes, che sotto carico massimo diventa piuttosto rumoroso.
Durante sessioni di gaming prolungate, le temperature della CPU raggiungono i 95°C, mentre la GPU si attesta tra 80-85°C. Sebbene non si verifichino particolari fenomeni di thermal throttling, il sistema è chiaramente al limite in alcuni scenari.
Giocare su una scrivania con una base di raffreddamento aiuta, ma chi cerca un sistema più silenzioso potrebbe dover ridurre manualmente il TDP della CPU o accettare una leggera riduzione delle prestazioni. Sia chiaro: quanto detto vale per il 95% dei laptop gaming.
Autonomia e alimentazione
Con una batteria da 99 Wh, Gigabyte Aorus 16X non si discosta molto da altri laptop gaming in termini di autonomia. In uso gaming, la durata si attesta intorno alle 2 ore, rendendo praticamente obbligatorio l’uso con alimentazione collegata.
Per attività leggere come navigazione e video streaming, l’autonomia può arrivare a 6-7 ore, ma solo con luminosità ridotta e impostazioni di risparmio energetico attivate.
L’alimentatore da 240W è ingombrante ma necessario per supportare il consumo energetico elevato.
Inoltre ci sono portatili gaming più energivori che hanno alimentatori anche più grossi di questo.
Prezzo e considerazioni finali
Gigabyte Aorus 16X è un portatile gaming potente e versatile, ma che deve fare i conti con alcuni compromessi.
La RTX 4070 offre ottime prestazioni in 1440p, ma il sistema di raffreddamento deve gestire carichi elevati e può risultare rumoroso. Il display da 165 Hz è ben calibrato, ma non è il più veloce sul mercato in termini di latenza. L’autonomia è nella media per la categoria, ma l’alimentazione costante è necessaria per sessioni di gioco prolungate, così come d’altronde su tutti i laptop gaming. Le prestazioni le avete viste, non sono affatto male.
La cosa davvero ottima però è il prezzo. In Italia lo si trova anche a 1.299€, davvero niente male viste le specifiche tecniche e visto un prezzo di listino più vicino ai 2.000€ che ai 1.000. A questo prezzo lo trovate per esempio da Next.
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