Toscana

Giani ufficializza al Pd la sua disponibilità per le Regionali. Ma il partito cerca un altro candidato

Se la data delle elezioni regionali c’è, fissata per il 12 di ottobre, manca invece l’investitura del candidato presidente della Regione Toscana per il centro sinistra. I sondaggi e la classifica sul gradimento parlano di un solo nome, che sulla carta sarebbe indiscutibile, quello del presidente uscente Eugenio Giani, ma il Pd nicchia, a partire dai suoi vertici nazionali.

La partita si è fatta complicata per gli incastri nella scelta delle persone nelle altre regioni che vanno al rinnovo, nel rispetto di correnti e altri partiti di coalizione. La vicenda De Luca, che si vuole ricandidare per il terzo mandato, e il percorso avviato con l’alleato dei 5 Stelle per proporre Roberto Fico per la presidenza regionale in Campania, spariglia le carte e sembra penalizzare il governatore della Toscana.

A questo si aggiunge un altro aspetto, preponderante in questo momento e interno al Pd, cioè quello che il livello nazionale vorrebbe un candidato di area Schlein, quindi non Giani, considerato ancora troppo vicino all’area ex renziana. Un tema che è stato trattato anche in una riunione a Roma proprio poche ore fa.

Un nome alternativo a Giani adesso non c’è, anche se qualcuno paventa l’ipotesi di Emiliano Fossi, l’attuale segretario regionale del partito e parlamentare Pd. Se il quadro mutasse in questa direzione si potrebbe registrare un vantaggio in termini di possibile ricandidatura anche per il consigliere regionale aretino, che ha guidato il gruppo Dem in consiglio, Vincenzo Ceccarelli che viene considerato non vicino a Giani.

Di contro per sostenere il presidente uscente invece si sono mossi in molti, oltre 100 le lettere aperte inviate al partito da parte di sindaci del territorio. Tra questi ci sono quelli della città metropolitana di Firenze, di Lucca, Pisa, Pistoia, Livorno, Grosseto e Siena. Ieri si sono aggiunti anche quelli della provincia di Arezzo che sono di area di centrosinistra, ma anche civici.

Anche Azione aveva dato il suo appoggio per il secondo mandato di Eugenio Giani e il tutto era stato rafforzato a inizio settimana dai dati molto alti della classifica Governance Poll 2025 del Sole 24 Ore. Un gradimento del 58,5%, un balzo di 6,5% rispetto al 2024, così Giani è quarto in Italia, il primo tra i governatori di centrosinistra. Un sondaggio dell’ultima settimana di giugno ha confermato che Giani vincerebbe al primo turno con uno share tra il 55 e il 59% di voti a favore. Di questa mattina anche un selfie del presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo con molti consiglieri Pd che si stringono a Giani. Lo ha pubblicato la consigliera regionale aretina Pd Lucia De Robertis, con un altro messaggio che non lascia spazio a interpretazioni “Abbiamo il Presidente”.

Selfie pubblicato da Lucia De Robertis con al centro Giani-2

Giani: “Ho dato formalmente la mia disponibilità al Pd”

Nonostante tutto la segretaria nazionale Schlein e gli altri vertici nazionali ancora non hanno deciso, si guardano intorno per cercare un sostituto. Ma il presidente Giani, almeno pubblicamente, non ha perso la sua diplomazia e questa mattina ha commentato lo stallo decisionale e i suoi risultati personali a margine di una conferenza stampa a Firenze.

Rispetto al sostegno ricevuto ha detto: “Sono profondamente colpito e sotto questo aspetto ringrazio davvero tutti coloro che in questi giorni stanno manifestando un sostegno e un calore umano e politico verso la prospettiva di una ricandidatura. Devo dire che mi ha fatto molto piacere vedere circoli di partito del Pd autorevoli e partecipati, sindaci addirittura vedo stamani più della la metà dei sindaci della Toscana e contemporaneamente tante istanze della società civile, economica, sindacale, sociale e quindi io non posso che offrire la mia disponibilità per la prossima legislatura”.

Una disponibilità data anche formalmente, come prevedono le regole del Partito: “Naturalmente lo faccio nelle regole del partito e della coalizione, del partito che mi chiede appunto di manifestare la disponibilità e l’ho formalizzata in modo che la direzione regionale osservi le regole dello statuto nazionale e regionale per la raccolta delle indicazioni e poi di decisionalità, perché è indubbio che il partito al tavolo della coalizione si deve presentare con un candidato e di conseguenza, seguendo le procedure previste, che sia io o sia un altro, ma comunque si rapporti con il candidato”.

Poi un accenno alla coalizione: “Naturalmente rappresenta il punto di riferimento come lo è stato in questa legislatura per poter definire come presentare le liste, come andare alle elezioni del 12 di ottobre. Io in questo ringrazio davvero di cuore il segretario regionale Emiliano Fossi, il membro della segreteria nazionale Marco Furlaro, perché ho visto le loro prese di posizione con interviste indubbiamente ispirate a un senso unitario e costruttivo, ma ringrazio le prese di posizione che appunto sono venute fuori in queste ore da tanti esponenti della società civile e politica”.

Nel resto della dichiarazione di oggi del presidente Giani ci sono i riferimenti ai temi, al lavoro svolto che ha bisogno di continuità, così come chiedono coloro che hanno manifestato l’endorsement per il governatore uscente: “Un fare per la Toscana che vede come riferimenti la tutela e la salute e quindi l’implementazione, il rafforzamento, la valorizzazione del sistema sanitario, la costruzione di un modello toscano di servizi, di welfare, come si dice, a partire dagli asili nido gratis, dei libri gratis che devono essere azioni continuate, sulle problematiche anche del lavoro e quindi delle situazioni di crisi, penso anche alla legge che abbiamo fatto sui consorzi industriali, a continuare la difesa di provvedimenti che sono stati sollevati di fronte alla Corte costituzionale, come il trattamento di fine vita medicalmente assistito, alla realizzazione di infrastrutture importanti. Pensate dalla realizzazione degli ospedali a partire da Cisanello a Pisa, alla Darsena Europa di Livorno, all’alta velocità a Firenze, insomma al raddoppio del tracciato tra Grosseto e Siena, tutti i cantieri he hanno bisogno di un’azione che vada, come dire, nella continuazione dell’ottimo lavoro sviluppato. È stato quello che mi è stato rappresentato con tutti questi appelli, quindi ho dato la disponibilità per rinnovare questo impegno nei prossimi anni”.


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