Toscana

Giani a Montemurlo: “Lavoro è fondamento dello Stato e della dignità. Serve cultura della sicurezza”

Il presidente ha ricordato anche le recenti vittime del lavoro 
 

Scritto da Pamela Pucci, giovedì 1 maggio 2025 alle 08:11

“Oggi celebriamo il lavoro come elemento imprescindibile per la dignità e l’autonomia della persona, diritto costituzionale e fondamento dello Stato e di una società sana, ma purtroppo non possiamo parlare di lavoro senza ricordare le tragedie che troppo spesso sono collegate ad esso, morti bianche che ogni anno cerchiamo di sconfiggere e invece sottolineano che il nostro impegno è ancora insufficiente, che la nostra rabbia non basta, che serve un cambio  di mentalità verso una cultura della sicurezza e del rispetto per la vita che tutti intuiamo come necessaria, ma è difficile da tradurre in pratica”. A dirlo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che oggi, 1° maggio, ha preso parte a Montemurlo (Po) alla manifestazione nazionale organizzata dai sindacati confederali per la Festa del lavoro ed all’intitolazione di una via a Luana D’Orazio, giovane che 4 anni fa perse la vita mentre lavorava in una ditta tessile.  
Il presidente Giani ha ricordato le ulteriori risorse recentemente stanziate dalla Regione Toscana per tutelare salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, circa un milione e mezzo di euro finalizzati a finanziare percorsi di formazione aggiuntiva per lavoratrici e lavoratori. “Il tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro resta per noi una priorità – ha spiegato Eugenio Giani – per questo abbiamo destinato, lo scorso 28 aprile in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza e Salute sul Lavoro, nuove risorse per promuovere tra lavoratori e imprenditori una maggiore cultura della prevenzione. Purtroppo nello stesso giorno e in quello successivo abbiamo visto in Toscana un’altra vittima, Paolo Lambruschi che ha perso la vita in una cava di marmo a Carrara, e altri tre incidenti, molto gravi, sui luoghi di lavoro. Una strage continua contro la quale ribadiamo il nostro impegno, perché questa è una battaglia che si deve combattere ogni giorno e con l’impegno di tutte le parti”. 
Presenti a Montemurlo anche la ministra del lavoro Marina Elvira Calderone, l’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini, il sindaco di Montemurlo Simone Calamai, rappresentanti di tutte le istituzioni e del mondo sindacale – tra cui Pierpaolo Bombardieri segretario generale della Uil che ha tenuto il discorso conclusivo della manifestazione, in collegamento ideale con i segretari generali di Cgil e Cisl, Maurizio Landini e Daniela Fumarola, impegnati rispettivamente a Roma e a Palermo nelle altre due manifestazioni nazionali organizzate dai sindacati confederali per il 1° maggio – infine la madre di Luana D’Orazio Emma Marrazzo. 
Giani ha voluto inoltre sottolineare il legame tra sicurezza sul lavoro e rischio di sfruttamento dei lavoratori, ricordando che vicinissimo a Montemurlo, a Prato al Macrolotto 1, avrebbe dovuto essere inaugurato proprio in occasione del 1° maggio un memoriale per le vittime della ditta Teresa Moda, dove nel 2013 morirono in un rogo notturno sette tra operaie e operai cinesi, ma il manufatto è stato distrutto pochi giorni prima della manifestazione. “Il nostro pensiero va comunque alla vittime del Teresa moda – ha detto Giani- ai volontari ed ai lavoratori italiani, pakistani e bengalesi che avevano realizzato il memoriale ed ai sindacalisti che oggi comunque, a Prato, ricorderanno quella tragedia per denunciare lo sfruttamento e ricordare chi ha perso la vita sul lavoro”.


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