Già chiuso il Caffè Theiner, il Comune di Bolzano corre ai ripari – Bolzano
BOLZANO. Quella del Caffè Theiner al ponte Talvera è una agonia senza fine. Chiudi, apri, richiudi, forse riapri. Ma non subito, non adesso. Da pochi giorni anche l’ultimo gestore, il gruppo “Nico” ha alzato bandiera bianca. Certo, l’essere tornato, all’inizio di quest’anno, al suo destino di snodo delle passeggiate bolzanine, era apparso fin dall’inizio precario: concessione dei locali di proprietà comunale limitata a soli tre anni per coprire il “buco” tra l’attuale situazione e la progettata riqualificazione di tutto quel piccolo quadrante a ridosso dell’inizio di via Museo che comprende il Theiner, una rivendita e lo snack bar.
Evidentemente, annuncia l’assessore al Patrimonio Claudio Della Ratta, «chi ha ripreso in mano il locale non ha visto molte prospettive di crescita, oppure è rimasto deluso dal mercato. Sta di fatto che adesso si chiude di nuovo». Già fatto. E ora? Due le direttrici di avanzamento che stanno per essere elaborate dall’assessore comunale. Una prima, la più immediata ma non di largo respiro, una nuova ricerca di mercato per individuare un possibile successore del gruppo che ha lasciato.
La seconda opzione, più strutturata, punta ad anticipare i lavori di riqualificazione di quello snodo urbano, e, avviando i lavori, ottenere tra meno di un anno il locale in piena forma e pronto ad una riassegnazione. «Questa soluzione – commenta Della Ratta – ci consentirebbe di avere più margine di tempo per disegnare il nuovo bando, che tenga conto della situazione così come si configurerebbe con il rinnovo del Theiner».
L’una o l’altra soluzione verrà comunque esaminata nel corso della prossima seduta della giunta comunale. Quindi subito, perché l’abbandono da parte del gruppo che aveva assunto la gestione è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Era stato, l’anno scorso, la presenza di una robinia secolare lì accanto a consentire una locazione temporanea in base ad una norma di tutela del verde. Il bando era stato, ai tempi, sommerso di domande ma, evidentemente, la mancanza di una prospettiva di più largo respiro per avviare anche investimenti interni, deve aver scoraggiato il gestore. Resta, ora, un ulteriore problema per l’amministrazione comunale. Che aveva appena parato possibili contraccolpi di un contenzioso con il bar Sant’Antonio, avviando i lavori sui bagni senza interrompere l’attività del locale.
E resta ancora, dentro la cornice delle proprietà comunali, il nodo della gestione del bar del Lido. Ma quest’ultimo è così da anni in attesa di una riconfigurazione di tutta la sua visione complessiva come luogo di svago a ridosso di una grande struttura.Tra pochi giorni, per il Caffè Theiner, si deciderà del suo destino, se a breve o a lungo termine. Anche se pare più probabile che in municipio si accettino più volentieri otto o nove mesi di chiusura programmata, intanto ristrutturando definitivamente quell’angolo, piuttosto che tornare ad un bando di meno di due anni con il rischio di ritrovarsi nella stessa situazione di oggi. P.CA.




