Ghio (Pd): “La Corte penale internazionale è una conquista della comunità nata per dare giustizia alle vittime di crimini internazionali e va protetta”
Genova. “Il tema che riteniamo più urgente rilevare è il pesante attacco a cui è sottoposta la Corte Penale Internazionale, in particolare a seguito dei mandati di arresto che riguardano Netanyahu, Gallant e il capo dell’ala militare di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri.
È nostro impegno primario, nella speranza di trovare convergenza e trasversalità, quello della protezione della Corte che è innanzitutto una conquista della comunità internazionale da proteggere, nata per dare giustizia alle vittime di crimini internazionali in scenari drammatici come quello del Rwanda e dell’ex Jugoslavia. Le azioni che distruggono la Corte di fatto cancellano la possibilità di avere giustizia, non solo sui procedimenti che riguardano Gaza, ma comprometterebbero anche i casi che riguardano ad esempio l’Ucraina, l’Afghanistan o il Darfour per citarne alcuni”.
Così Valentina Ghio vicepresidente PD alla Camera e che si trova con l’intergruppo parlamentare alla Corte Penale Internazionale (CPI) dell’Aja per un incontro che si inserisce nel quadro delle attività promosse dall’intergruppo volte a promuovere il dialogo e la giustizia internazionale per il rafforzamento della pace nella regione.
“Proteggere la Corte significa operare perché sia applicato il diritto internazionale, ne sia garantita la reciprocità, sia garantita giustizia alle vittime. Senza la legalità internazionale il mondo in cui viviamo, in un momento in cui si evoca “la mentalità di guerra”, sarà sempre più in balia della risoluzione dei conflitti con le armi, creando un clima di impunità verso i crimini di guerra e la violenza che si abbatte principalmente sulle popolazioni civili”.