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Germania Italia 3-3. Sfiorata l’impresa dopo un primo tempo da incubo

Ad un certo punto, in questa folle partita di Dortmund, quando gli azzurri si sono finalmente svegliati dopo un primo tempo da incubo, per un riflesso condizionato, ci è sembrato di tornare alla sfida dell’Azteca, quella leggendaria con la Germania finita 4-3 per l’Italia ai supplementari.

Ma è stato solo un attimo, una nostalgia canaglia subito svanita quando l’arbitro Marciniak, dopo averci concesso il rigore che avrebbe potuto riportarci sul 3-3, è tornato sui suoi passi per l’intervento del Var. Eppure che Di Lorenzo fosse stato steso in piena area da Shlotterbeck era sembrato palese a tutti. Perfino ai supporter tedeschi per la prima volta sovrastati nel tifo da quelli italiani.

Questo rigore avrebbe potuto essere la svolta perchè mancavano ancora una ventina di minuti e i tedeschi, sazi per averci rifilato tre gol nel primo tempo, erano finiti a loro volta nel pallone, Increduli che la povera Italia dei primi 45 minuti si fosse trasformata, all’improvviso in una furia scatenata. Invece, quel penalty cancellato, ha di nuovo frenato gli azzurri e ridato coraggio alla Germania.

Nel recupero poi, per un tocco di mano di Mittelstadt, l’arbitro ci ha concesso un rigore trasformato da Raspadori. E’ il 3-3 finale, ma dopo quasi cento minuti non c’è più tempo. Non andremo alla Finals di Nation League, e quindi il prossimo 6 giugno ad Oslo ci toccherà incontrare la Norvegia di Halland nel girone di qualificazione al Mondiale 2026. Un avversaro scomodo. Oddio, ormai sono tutti scomodi. Inutile ricordare che negli ultimi due Mondiali siamo rimasti a casa.

Da bamboccioni addormentati a lupi scatenati. Che nel tè dell’intervallo ci fosse la pozione magica di Asterix? Davvero difficile spiegare questa strana partita a due facce degli azzurri. Nel primo tempo la Germania ci ha asfaltati. Altro che ribaltare l’1-2 di San Siro e tirare fuori lo spirito Mondiale.


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