Genova tra le città più a rischio desertificazione commerciale. Confedilizia: “Cedolare secca anche per i negozi”
Genova. L’amministrazione estenda la cedolare secca anche alle locazioni non abitative per prevenire la desertificazione commerciale.
L’appello arriva da Ape Confedilizia, che ha commentato i dati diffusi dalla Confcommercio e dalla Confesercenti che testimoniano come, a livello nazionale, siano scomparsi 118mila negozi al dettaglio fra il 2012 e il 2024.
Genova, secondo il dossier “Demografia d’impresa nelle città italiane”, è tra i 21 comuni a maggior rischio di desertificazione commerciale, e ha segnato un meno 20% nel commercio di vicinato.
La cedolare secca, sottolinea il presidente di Ape Vincenzo Nasini, “è un intervento di semplificazione e riduzione fiscale che, specie se accompagnato da uno snellimento della normativa contrattuale risalente al 1978, determinerebbe un calmieramento dei canoni di locazione, così favorendo la nascita di nuove attività economiche e il mantenimento di molte di quelle in essere. I dati confermano la necessità di introdurre la cedolare secca anche per il comparto commerciale e non abitativo”.