Genoa, prima sgambata contro il Fassa: già alcuni spunti di analisi tralasciando il risultato
Moena. Finisce 13-0 la prima gara pre campionato del Genoa contro il Fassa. Una sgambata di benvenuto a Moena utile a Vieira per capire come si muove in campo la sua squadra, tra il vecchio gruppo che conosce ai nuovi innesti che punta
Il divario è talmente ampio che è ovviamente inutile soffermarsi sul risultato. Ma in fondo il tecnico francese ha sempre sottolineato quanto sia importante lavorare fin da subito sui dettagli. Quindi ecco perchè è possibile trovarne anche in una partita senza storia sul tabellino.
Primo tempo
Nella prima frazione il Genoa scende in campo con un chiaro 4-2-3-1 con Sommariva in porta, linea a 4 composta da Sabelli-Bani-Bohinen-Martin, centrocampo a due con Frendrup e Malinovskyi, Gronbaek-Thorsby-Cuenca dietro Ekuban punta unica. Il baricentro è alto in fase d’impostazione coinvolgendo i centrali a partecipare alla manovra, soprattutto Bohinen con gli inserimenti dei terzini (in primis di Martin, solito “treno”).
Al 5′ c’è il primo gol dei rossoblù con Frendrup: palla imbucata sulla sinistra di Malinovskyi per Martin il cui tocco favorisce il centrocampista che si inserisce e insacca sul secondo palo. 11′ e arriva la seconda rete: Cuenca approfitta del rimpallo favorevole sul dribbling deviato di Ekuban e calcia in porta trovando il gol. Due minuti più tardi a segnare è proprio Ekuban con un tiro a seguito di un rimpallo sul suo colpo di testa. Al 20′ la bordata di Martin da fuori area che spedisce in rete dopo la respinta di piede del portiere del Fassa. A chiudere la prima frazione è poi Malinovskyi che segna da fuori area con il solito piede sinistro.
Vieira ha voluto testare dal’inizio Gronbaek, giocatore con movenze che ricordano quelle di Albert Gudmundsson a livello di caratteristiche tecniche, muovendosi bene tra le linee. Dopo ventidue minuti la sostituzione per Ekhator che ha ricoperto lo stesso ruolo da largo nei tre dietro la punta.
Secondo tempo
Tanti i nuovi giocatori in campo: Lysionok; Vogliacco, De Winter, Marcandalli; Ankeye, Masini, Ellertsson, Fini; Stanciu; Vitinha, Debenedetti. Una sorta di 3-4-1-2 iniziale con Vitihna provato punta nell’attacco a due.
Al 50′ c’è la sfera scaricata di Seydou Fini che trova Masini dal limite che fa partire la botta di prima con il destro. Vitinha mette il suo nome sul tabellino dei marcatori al 61′, insaccando in rete l’ottima palla di Fini, per poi segnare il suo secondo gol al 74′ valorizzando il cross di un generosissimo Vogliacco. In mezzo c’è spazio per il gol di testa di Debenedetti: grande elevazione per lui. Poi ecco il neoentrato Junior Messias che deposita in rete il pallone servito da Ankeye e poi è l’attaccante ex Mantova a segnare gli ultimi gol: prima in girata, poi ancora di testa,
La ripresa ha visto un tipo di approccio tattico diverso rispetto ai primi quarantacinque minuti. Un obiettivo preciso: saper spaziare. Sono stati parecchi, infatti, i giocatori impiegati in compiti diversi dal solito che fuoriuscivano dal semplice concetto del modulo. Pressioni, continui scambi di posizione e altri dettami provati dagli interpreti genoani che al tecnico lasciano degli spunti su cui proseguire il lavoro preparatorio per la prossima stagione sportiva.
I prossimi appuntamenti per il Grifone sono datati 19 e 26 luglio per le sfide contro Kaiserslautern (Serie B tedesca) e Mantova.