Generali, l’utile sale a 2,15 miliardi nel semestre
Generali va avanti con Mediobanca nella trattativa per trovare una potenziale intesa commerciale con Piazzetta Cuccia su Banca Generali. Ma prima di assumere una decisione definitiva la compagnia «si riserva il diritto di continuare a valutare nelle prossime settimane l’Offerta e la potenziale partnership industriale nel pieno rispetto dei processi, delle procedure e della tempistica del gruppo definiti dai propri organi societari». Lo ha sottolineato il gruppo assicurativo dopo aver confermato di aver ricevuto dall’istituto guidato da Alberto Nagel una lettera contenente informazioni aggiuntive in merito all’offerta pubblica di scambio su Banca Generali. In particolare, la missiva conteneva «la proposta di una definizione del potenziale futuro rapporto industriale tra il Gruppo Generali e il Gruppo Mediobanca».
Nagel auspicava di non ricevere un discorso rosso da Trieste, e così è stato. Ma rispetto a quanto comunicato dalla compagnia il 12 giugno scorso nulla sembra essere cambiato. Passi avanti concreti al momento non ne sono stati fatti. La trattativa infatti è in corso ma non è stata assunta ancora alcuna decisione definitiva sul dossier.
Nel mentre, il cda di Trieste ha approvato anche i conti dei primi sei mesi chiusi con premi lordi per 50,5 miliardi (+0,9%), grazie al forte sviluppo del segmento Danni (+7,6%). La raccolta netta Vita è stata molto positiva e pari a 6,3 miliardi grazie a tutte le linee di business, in particolare puro rischio e malattia, prodotti ibridi e unit-linked. In discesa il combined ratio che si è attestato al 91,0% (-1,4 p.p.) mentre il combined ratio non attualizzato si è rafforzato calando fino al 93,1% (-1,8 p.p.). Il risultato operativo ha toccato quota 4 miliardi (+8,7%), grazie al contributo dei segmenti Danni, Vita e Asset Management mentre l’utile netto normalizzato è salito del 10,4% a 2,2 miliardi (+10,4%), 2,15 miliardi i profitti netti. La posizione di capitale è risultata solida con un Solvency Ratio in crescita a 212% (210% a fine 2024) grazie alla generazione normalizzata di capitale che già comprende il lancio del buyback da 500 milioni appena avviato.
Numeri che il group ceo Philippe Donnet ha commentato così: «Gli eccellenti risultati del primo semestre confermano un ottimo avvio del piano strategico ‘Lifetime Partner 27: Driving Excellence’ con una performance positiva del nostro business assicurativo e della nostra piattaforma globale di Asset Management. Il segmento Danni è cresciuto in maniera significativa in tutte le principali aree geografiche, nel Vita la raccolta netta continua la sua traiettoria di crescita e l’Asset Management ha registrato una solida performance, supportata dal contributo di Conning. Rimaniamo pienamente focalizzati sulle chiare priorità del nostro piano strategico, e continueremo a creare valore per tutti i nostri stakeholder».
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