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Gaza, ultimatum di Trump. Segnali positivi da Hamas e Israele. Le famiglie degli ostaggi: «Una svolta»

GUERRA

Fonti vicine al Netanyahu e all’organizzazione terroristica si sono dette possibiliste rispetto alla proposta del presidente Usa

Di Redazione |

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha presentato a Hamas una nuova proposta per un accordo globale: rilascio di tutti gli ostaggi (vivi e deceduti) nel primo giorno dell’accordo in cambio della liberazione di migliaia di detenuti palestinesi, tra cui centinaia di terroristi. E Israele interromperà l’operazione per la conquista della città di Gaza. Lo ha rivelato questa sera Channel 12. Trump gestirà direttamente i negoziati per porre fine alla guerra. Le ostilità non riprenderanno fino alla fine dei colloqui. Hamas non ha ancora risposto, Israele sarebbe intenzionato ad accettare la proposta di Trump, riferisce Channel 12.

Una fonte vicina ad Hamas ha riferito a Ynet che l’organizzazione terroristica non respinge la proposta del presidente degli Stati Uniti secondo la quale tutti i 48 ostaggi verrebbero rilasciati il primo giorno dell’eventuale accordo in cambio della liberazione di migliaia di detenuti palestinesi tra cui centinaia di terroristi già condannati. Secondo la fonte, «Hamas ritiene necessario chiarire alcuni aspetti, in particolare il rapporto tra il numero degli ostaggi rilasciati e la quantità di prigionieri che Israele libererebbe».

Una fonte vicina al primo ministro Benyamin Netanyahu ha riferito ai media israeliani che l’ultima proposta presentata dal presidente Usa a Hamas è stata inoltrata ad Hamas, ma non è ancora stata formalmente trasmessa a Israele. L’entourage di Netanyahu – riporta la tv pubblica Kan – afferma che «Israele sta considerando molto seriamente la proposta del presidente Trump ma teme che Hamas continuerà a rifiutarla. Trump ha scritto su Truth che «gli israeliani hanno accettato» le sue condizioni. Kan news ha ottenuto la registrazione di un messaggio in cui si sentiva l’alto funzionario di Hamas Razi Hamed esprimere il suo consenso a un accordo globale.

L’emittente ha aggiunto che l’iniziativa americana si sta avvalendo anche di un nuovo mediatore, l’israeliano Gershon Baskin, che si ritiene abbia buoni rapporti con alti funzionari di Hamas e che ha avuto un ruolo chiave nell’accordo tra Israele e Hamas per il rilascio del soldato israeliano rapito Gilad Shalit, tenuto prigioniero a Gaza da giugno 2006 a ottobre 2011. Channel 12 ha riferito che anche l’imprenditore palestinese americano Bashara Bahbah è coinvolto nei colloqui. Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha accolto con favore l’ultima proposta Usa sottolineando che se è effettivamente presa in considerazione, «rappresenterebbe una vera svolta».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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