Gaza, Trump coinvolge Tony Blair e il genero Kushner per il dopo guerra
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Gaza, demolite più di 1.500 case
Nessun edificio è rimasto in piedi nella parte meridionale del quartiere Zeitoun a Gaza City, poiché con l’operazione di terra israeliana lanciata all’inizio di questo mese sono state demolite più di 1.500 case, secondo la Difesa civile di Gaza. Lo riporta Al Jazeera.
Idf: «L’evacuazione di Gaza City è inevitabile»
L’esercito israeliano ha intimato ai residenti di Gaza City di prepararsi ad andarsene. “L’evacuazione di Gaza City è inevitabile”, ha scritto in arabo il portavoce Avichay Adraee su X. Ha affermato che le forze israeliane hanno ispezionato vaste aree deserte a sud della città “per assistere il più possibile i residenti nell’evacuazione”. Ha aggiunto che gli sfollati riceveranno spazio per le tende e che saranno allestite infrastrutture per distribuire aiuti e acqua.
«Trump ha avuto un incontro di 90 minuti su Gaza». E coinvolge Kushner e Blair
Donald Trump ha tenuto una lunga riunione nello Studio Ovale sul futuro della Striscia di Gaza con il suo inviato speciale, Steve Witkoff, e il genero ed ex consigliere della Casa Bianca, Jared Kushner. Lo riferisce il New York Times citando fonti informate. L’incontro è durato un’ora e mezza. Hanno partecipato anche Marco Rubio, che è anche consigliere per la sicurezza nazionale di Trump e Tony Blair, l’ex premier britannico. L’incontro si è concentrato sul futuro della Striscia di Gaza nel dopoguerra: Trump aveva annunciato la possibilità di espellere i residenti palestinesi e di creare un resort di lusso. Il Financial Times ha scritto a luglio che il Tony Blair Institute ha partecipato a un progetto per sviluppare un piano per Gaza nel dopoguerra. Il think tank ha affermato di “aver avuto numerose telefonate con diversi gruppi sulla ricostruzione postbellica di Gaza, ma nessuna ha incluso l’idea di un trasferimento forzato delle persone da Gaza”.
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