Gaza, Netanyahu: «Distrutte 50 torri, residenti andate via da lì»
“In due giorni abbiamo abbattuto 50 torri del terrore, e questo è solo l’inizio della manovra di terra nella città di Gaza. Dico ai residenti: siete stati avvertiti, andate via da lì”. Lo dichiara il premier israeliano Benyamin Netanyahu. “Oggi è un giorno difficile nella nostra guerra contro il terrorismo. Il fatto che abbiamo neutralizzato quei due terroristi a Gerusalemme non basta. E nemmeno inseguire i loro sostenitori è sufficiente. Le mie direttive sono di colpire con forza i nidi del terrore”.
La trattativa per il cessate il fuoco
Intanto si arena la trattativa per il cessate il fuoco. Fonti di Hamas considerano le proposte attualmente presentate per la cessazione della guerra a Gaza “piene di insidie e mine che devono essere disinnescate, affinché includano condizioni eque in grado di soddisfare le richieste di tutte le parti, con particolare attenzione alla fine del conflitto, priorità assoluta per Hamas e le fazioni palestinesi”.
Lo riferisce il quotidiano panarabo Al-Sharq Al-Awsat, secondo cui le stesse fonti hanno confermato “l’apertura del movimento a valutare le proposte ricevute, evitando posizioni rigide che potrebbero complicare ulteriormente il quadro negoziale”. Le fonti hanno inoltre hanno riferito che alcune delle idee discusse prevedono la consegna di tutti gli ostaggi nel primo giorno di cessate il fuoco, una condizione giudicata “difficilmente realizzabile”.
Israele: «Sì a proposta Usa cessate fuoco, Trump è stato chiaro»
Il presidente degli Stati Uniti Donald ’’Trump lo ha detto chiaramente ieri. Israele ha detto sì alla sua proposta’’ per un cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar nel corso di una conferenza stampa a Budapest insieme all’omologo Peter Szijjarto. ’’Siamo pronti ad accettare un accordo che metta fine alla guerra sulla base della decisione del governo’’, ha aggiunto Sa’ar ricordando che le condizioni sono ’’il ritorno dei nostri ostaggi’’ e che Hamas ’’deponga le armi’’.
Hamas: «Impossibile rilasciare contemporaneamente tutti gli ostaggi»
Le fonti di Hamas hanno comunicato ai mediatori, come riportato dal quotidiano di proprietà saudita, che “non è possibile rilasciare contemporaneamente gli ostaggi vivi e i corpi dei deceduti nel primo giorno di cessate il fuoco”, precisando che “alcuni ostaggi sono stati uccisi in luoghi specifici, rendendo necessario un’interruzione delle operazioni militari israeliane per recuperarli da sotto le macerie o da siti occupati dalle forze israeliane”. Secondo le stime, Hamas detiene attualmente 48 ostaggi israeliani, su un totale di 256 persone israeliani e stranieri catturate il 7 ottobre 2023. Stando ai dati ufficiali del governo israeliano, 19 ostaggi risultano ancora certamente in vita.
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