Gaza, Bindi su Renzi e Calenda: “Questi due signori quando si mettono insieme sono peggio di quando sono separati”. Su La7
“Le parole di David Grossman, ebreo israeliano, ci dicono che il 7 ottobre è irrilevante rispetto a quello che sta accadendo a Gaza. Io non arrivo a tanto, ma per quale motivo si deve marcare come antisemita chi difende Gaza? Questi argomenti addotti dai due signori, che, quando si mettono insieme è peggio di quando sono separati, sono veramente pretestuosi in questo momento”. Così a Tagadà (La7) Rosy Bindi si esprime su Matteo Renzi e Carlo Calenda, rispettivamente leader di Italia Viva e di Azione, che non parteciperanno alla manifestazione indetta da Pd, M5s e Avs per Gaza il prossimo 7 giugno a Roma, perché non è stata aggiunta alla piattaforma dell’iniziativa la loro proposta sul no all’antisemitismo. La decisione di Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli ha riconciliato i due leader del fu Terzo Polo, che hanno stabilito di fare una loro iniziativa il 6 giugno, a Milano.
Bindi aggiunge un’altra frecciata ai due alleati centristi ritrovati: “Ma perché questi distinguo? In questo momento non c’è il riconoscimento dello stato palestinese. Cioè, dove sta tendendo la bilancia in questo momento? Tende chiaramente da una parte ed è lì che bisogna intervenire. Tra l’altro, mi meraviglio anche di chi rivendica una certa storia liberal-democratica e democratico-cristiana. Vorrei ricordargli che la politica estera di questo paese è sempre stata a tutela della dignità del popolo palestinese. Ed è sempre stata la teoria di due stati, due popoli che vivono in pace tra di loro”.
Duro anche il j’accuse dell’ex ministra alla comunità internazionale: “Le sue responsabilità, soprattutto quelle di Italia e di Europa, sono enormi, perché noi non potremmo mai dire che non sapevamo. Noi lo sappiamo e continuiamo a non fare nulla”.
La conduttrice Tiziana Panella cita l’intervento del ministro degli Esteri Antonio Tajani in Aula: “Ha ricordato che il canale del dialogo deve andare avanti”.
“Sì, ma per dialogare – risponde Bindi – non necessariamente si devono continuare a fornire le armi a Israele o ad avere rapporti con un paese che si sta macchiando di un crimine del genere. Abbiamo messo le sanzioni alla Russia, non capisco perché non si debba fare lo stesso con Israele. E non capisco perché di Israele continuiamo a dire che sia l’unica democrazia di quell’area – chiosa – ma le democrazie non si comportano così. Anche l’accusa di antisemitismo a chi difende Gaza è veramente un argomento pretestuoso. La verità è che il primo antisemita è Netanyahu“.
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