Abruzzo

Gare appalto e nuovo codice,il futuro per le piccole imprese

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(ANSA) – PESCARA, 06 APR – Solo il 10% dei bandi di Comuni e
Province avviene in Abruzzo con la suddivisione per lotti,
criterio concepito per favorire la partecipazione delle piccole
imprese agli appalti, ma troppo spesso disatteso. Il nuovo
Codice, al contrario, ribadisce questa misura per garantire la
possibilità di partecipazione a micro, piccole e medie imprese”.
   
Se ne è parlato nel convegno organizzato da Cna Abruzzo, in
collaborazione con il confidi UNI.CO, “Il nuovo Codice degli
Appalti: opportunità per imprese e professionisti”, ieri a
Pescara. Al centro dell’appuntamento, patrocinato da Anci
Abruzzo (Associazione dei Comuni d’Italia), Ordine Ingegneri
della provincia di Pescara e Ordine Architetti della provincia
di Teramo, tutte le asperità per una piccola impresa: pastoie
burocratiche, scarsa trasparenza, digitalizzazione delle
procedure a scartamento ridotto. Problemi elencati nello studio
“L’Everest delle piccole imprese” redatto dall’Osservatorio
Burocrazia della Cna nazionale.
   
L’indagine ha focalizzato l’attenzione su tre tipologie
(edifici scolastici, piste ciclabili e realizzazione di alloggi
popolari): in Abruzzo il 30% delle gare è in modalità cartacea.
   
Solo tre stazioni appaltanti garantiscono la piena pubblicità
delle informazioni, mentre 2 su 10 non pubblicano alcun
dato al momento dell’aggiudicazione. Analizzando le classi di
importo delle gare del 2021 emerge che le micro imprese (il 96%
delle imprese italiane) possono accedere solo al 17% del mercato
degli appalti pubblici, aggiudicandosene il 5%. Nel nuovo
Codice, ha detto il responsabile regionale di Cna Costruzioni,
Silvio Calice, “è stata comunque riconosciuta la specificità dei
consorzi artigiani, che in Abruzzo vedono solo il 30% di gare
con specifiche misure che favoriscono le forme di aggregazione:
è positivo che le attuali regole in materia siano state
confermate, recependo le indicazioni dei due rami del
Parlamento”.
   
“Mai abbiamo avuto tante risorse a disposizione, come nel
caso del Pnrr, per dare qui e ora risposte a tante emergenze del
nostro territorio – ha detto il direttore di Cna Abruzzo,
Graziano Di Costanzo – ma siamo in ritardo e occorre far presto,
perché nessuna risorsa vada sprecata”. (ANSA).
   


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