Basilicata

“Garbino”, chiesta condanna 8 anni per l’ex assessore regionale Tesoriere

Nel processo Garbino contro il clan Pullano di Isola chiesta la condanna di 16 imputati, tra loro l’ex assessore Tesoriere accusato di voto di scambio


CROTONE – Fra le 16 richieste di condanna formulate nel processo col rito abbreviato scaturito dall’inchiesta che un anno fa portò all’operazione Garbino, condotta dalla Squadra Mobile di Crotone contro il clan Pullano di Isola Capo Rizzuto, spicca quella a 8 anni di reclusione per l’avvocato Ottavio Tesoriere, ex assessore regionale ed ex assessore del Comune pitagorico, imputato di voto di scambio politico-mafioso. In aula, a rappresentare la Dda di Catanzaro c’era il pm Paolo Sirleo, che ha ripercorso, nella sua requisitoria, oltre alle accuse di armi, estorsioni e usura, anche il filone politico che vede al centro delle accuse proprio Tesoriere.

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GARBINO CHIESTA LA CONDANNA PER L’EX ASSESSORE TESORIERE, ECCO TUTTE LE RICHIESTE

Ecco, nel dettaglio, le richieste del pm. Maria Alosa (45), di Crotone: 2 anni e 2 mesi. Domenico Barbaro (35), di Careri: 10 anni. Giuseppe Ciliberto (35), di Isola Capo Rizzuto: 4 anni. Domenico Cristodaro (42), di Isola Capo Rizzuto: 6 anni. Domenico Godano (40), di Isola Capo Rizzuto: 10 anni. Vincenzo Ioppoli (68), di Catanzaro: 2 anni.  Fiorello Maesano (55), di Isola Capo Rizzuto: 20 anni. Ferdinando Marchio (41), di Isola Capo Rizzuto: 8 anni. Tommaso Mercurio (49), di Isola Capo Rizzuto: 10 anni. Bruno Patania (49), di Gerocarne: 6 anni. Francesco Pullano (44), di Isola Capo Rizzuto: 20 anni. Maurizio Pullano (31), di Isola Capo Rizzuto. 14 anni. Pietro Fiore Pullano (35), di Isola Capo Rizzuto: 20 anni. Tommaso Rizzuti (42), di Cotronei: 6 anni. Antonio Rizzuti (43), di Cotronei: 6 anni. Ottavio Tesoriere (71), di Crotone: 8 anni.

GARBINO LA CONDANNA DI TESORIERE CHIESTA PER UN PRESUNTO VOTO DI SCAMBIO

 In occasione delle consultazioni elettorali regionali del 3 e 4 ottobre 2021, un presunto esponente della famiglia di ‘ndrangheta di Isola avrebbe assicurato appoggio elettorale a Tesoriere, candidato consigliere nella Circoscrizione V Centro con la lista “Forza Azzurri”, a sostegno del presidente Occhiuto, in cambio della possibilità di far ricevere a un suo figlio una pensione di invalidità, in passato percepita e che gli era stata negata. L’intercessione sarebbe stata con il consulente tecnico nominato dal Tribunale di Lamezia Terme chiamato a decidere sul ricorso avverso il provvedimento di diniego della concessione dell’assegno assicurativo da parte dell’Inps. L’impegno sarebbe stato assunto nel corso di una riunione svoltasi nell’agosto 2021 a Isola. Tesoriere si sarebbe anche impegnato a procurare lavori di appalto e incarichi mettendosi a disposizione per ogni evenienza a fronte della promessa di preferenze nel territorio di Isola Capo Rizzuto e dintorni.

ESAME DA AVVOCATO

Tesoriere, interloquendo con la crotonese Maria Alosa, allora aspirante avvocatessa, le avrebbe promesso di avvicinare il presidente della sotto-commissione di esami della Corte di Appello di Catanzaro per l’abilitazione alla professione forense, che avrebbe valutato, nella prova orale, la posizione della candidata, in cambio della promessa di voti di persone a lei legate. A parte la presunta violazione della legge elettorale contestata a Tesoriere ed Alosa, c’è un’ipotesi di abuso d’ufficio e falso ideologico di cui deve rispondere, in concorso con i due, il noto avvocato catanzarese Vincenzo Ioppoli. Nella sua qualità di pubblico ufficiale, su indicazione di Tesoriere, che lo avrebbe appunto avvicinato per chiedere un suo intervento per assicurare il superamento della seconda prova orale dell’esame di abilitazione di Alosa, dopo avere acconsentito alla richiesta, si sarebbe fatto consegnare un appunto con l’indicazione degli argomenti sui quali si sarebbe incentrata la seduta. Alosa avrebbe così superato l’esame abilitandosi.

PARTI OFFESE

Una decina le parti offese indicate dalla Dda, tra cui la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Comune di Isola. Per altri 14 pende il rito ordinario davanti al Tribunale penale di Crotone. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Francesca Buonopane, Nicola Cantafora, Pasquale Le Pera,  Domenico Magnolia, Mario Prato, Sergio Rotundo, Francesco Sacco, Francesco Verri, Luigi Villirilli. La difesa avrà a disposizione quattro udienze per le arringhe.


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