Lazio

gang armata semina il terrore in zona. Coltelli, asce e auto distrutte

Una notte di pura violenza, un assalto degno di una scena da film d’azione, ma è tutto accaduto davvero, nel cuore di Don Bosco.

Bastoni, coltelli, asce e persino una scimitarra: l’arsenale di una banda di giovanissimi che ha seminato il panico in una sala giochi e per le strade del quartiere.

Erano circa le 23.20 quando una ventina di ragazzi, volti coperti e bastoni in mano, ha fatto irruzione in una sala giochi di via Statilio Ottato.

In pochi secondi si è scatenato l’inferno: il gruppo, in gran parte nordafricano, ha preso di mira alcuni clienti romeni seduti a un tavolo. Una rissa feroce, a colpi di mazze e lame, che ha lasciato a terra feriti e sangue.

La furia non si è fermata lì: mentre scappavano, i vandali hanno devastato almeno quattro auto parcheggiate, sfasciando vetri e tagliando gomme.

I video pubblicati su “Welcome to Favelas” parlano chiaro: la gang urla, minaccia e distrugge senza freni, prima di dileguarsi a piedi verso via Publio Valerio, dove ingaggia un secondo violento scontro con altri tre italiani.

Quando le sirene della polizia squarciano la notte, i responsabili si sono già dissolti nel buio.

Sul terreno, invece, restano i segni della violenza: un 41enne italiano ferito alla testa, altri tre connazionali con lesioni alla schiena e al volto, tutti clienti della sala giochi. E ovunque armi abbandonate: asce, coltelli e persino una scimitarra trovata nell’auto di alcuni feriti.

Dietro al raid, secondo gli investigatori, potrebbe esserci un regolamento di conti legato a questioni di droga.

Ora le indagini proseguono a ritmo serrato, mentre il quartiere, ancora sotto choc, si interroga: quanto è lontana la prossima notte di terrore?

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