Salute

Galateo dei musei: 11 regole contro i maleducati dell’arte | Il Fatto Quotidiano

Un “galateo dei musei” per i “maleducati dell’arte”. Dopo i due recenti casi di danneggiamento maldestro e involontari di due opere d’arte in Italia – la sedia Van Gogh realizzata da Nicola Bolla a Palazzo Maffei a Verona e il dipinto di Anton Domenico Gabbiani agli Uffizi – il media digitale dedicato ai consumatori di cultura, “Libreriamo” ha raccolto opinioni e suggerimenti dei principali direttori dei musei italiani per chiedere loro cosa bisogna fare prevenire altri nefasti episodi del genere.

Grazie a questi contributi è nato il “Galateo dei musei”, ovvero undici regole per arginare il fenomeno dovuto sicuramente all’overtourism come alla concentrazione di questa impennata di visitatori nei più grandi musei italiani. Tra le prime regole ci sono quelle di non girellare tra quadri e opere d’arte con zaini e borse voluminosi modello elefanti nella cristalleria; poi c’è quello di evitare di parlare a voce alta come si fosse al mercato; e anche quello di non mettersi a rispondere al telefono come se fosse l’ultima chiamata che ti salva la vita. Norme generali di buon comportamento che non sfigurerebbero anche su un treno o in un supermercato. A seguire alcune regole di buon senso davanti all’opera d’arte come il non utilizzare il flash, evitare bastoni per i selfie, ma soprattutto evitare la sfregola dell’iperfotografare, tanto nessuno manda mai su whatsapp le foto scattate in un museo.

Un altro consiglio curioso è quello di sostare il giusto davanti al quadro o alla statua, in modo da rendere più scorrevole l’afflusso. In Italia ad esempio, nella cappella degli Scrovegni a Padova si entra a gruppi di 25 ogni 15 minuti, e sostandone altrettanti all’interno. Infine una manciata che più di regole sa di consigli per stare meglio al mondo: non appoggiarsi continuamente alle pareti come se si fosse al traguardo della maratona di New York; non tentare di toccare le opere in mostra e soprattutto imparate a guardare dove mettete i piedi. Insomma, meno occhi sul display e più attenzione a gradini, pedane, buche per una maggiore sicurezza propria e delle opere d’arte presenti nei musei.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »