Gabbiani partigiani, il collettivo artistico Generazione Disagio unisce l’antifascismo a una singolare competizione europea
Genova. Il 27 aprile 2025 a Dunkerque – De Panne, nelle Fiandre, si svolgerà il Campionato Europeo di verso del gabbiano. Una competizione che mira a ristabilire un rapporto di amicizia tra l’uomo e la natura, riconciliandolo con la figura del gabbiano.
Il collettivo artistico genovese Generazione Disagio sarà la prima squadra italiana a partecipare alla competizione e ha deciso di allargare il progetto e collegarlo alla festa della Liberazione.
Un progetto su più giorni e per cui Generazione Disagio ha chiesto sostegno anche economico online per la performance: “Ci sentiamo investiti di un’eredità importante proprio in quanto italiani, luogo in cui è nata l’idea di Europa: ci sentiamo gabbiani di Ventotene, l’isola su cui in esilio e in confino alcuni tra i migliori intellettuali sfidarono la repressione del regime fascista scrivendo di nascosto il manifesto che avrebbe ispirato la fondazione dell’Unione Europea. Ci piace pensare che da lì si siano levati in volo i progenitori dei gabbiani che adesso ammiriamo e che hanno ispirato questa competizione goliardica. Ci sentiamo gabbiani del Mediterraneo, dell’Europa e del Mondo. Per questo prima di partecipare al campionato faremo delle tappe artistico-politiche che daranno senso alla nostra migrazione” scrive il collettivo nel testo che spiega il progetto.
Il 25 aprile i performer-gabbiani sfileranno nei cortei che celebrano la Liberazione, per poi partire in volo per il Belgio.
Il giorno prima della gara, il 26 aprile, planeranno su Bruxelles per incontrare rappresentanti della comunità expat in un flash-mob davanti al Parlamento europeo. “Per farci sentire intoneremo tutti insieme l’inno alla gioia alla maniera dei gabbiani. Lì depositeremo, come uova preziose, alcuni simboli dei nostri ideali e alcune richieste, affinché chi ci rappresenta se ne prenda carico e ascolti il nostro stridio bisognoso di speranza e futuro”.
L’idea alla base di tutto è: dove non arrivano la politica, la diplomazia e i media tradizionali può forse arrivare il gesto artistico e performativo?
Il 27 aprile l’arrivo a De Panne, al Café De Verloren Gernoaere (il gambero perduto), per la quinta edizione della competizione, dando vita alla “quinta Internazionale Gabbianese per un’Europa verde e di pace” si legge.
Il luogo della competizione si trova a Dunkerque, famosa per la terribile battaglia e non lontana da Calais, luogo di transito, partenza e speranza per turisti e migliaia di persone migranti che cercano di attraversare la manica in qualsiasi modo, sognando una vita migliore e un ricongiungimento famigliare. De Panne però è anche località balneare e riserva naturale e Generazione Disagio ricorda che “sta a noi decidere cosa fare del nostro territorio e come impiegare le nostre risorse: Politiche ambientali comuni o divisioni e riarmo? Accoglienza e supporto o repressione e militarizzazione? Cosa vogliamo da questa nostra Europa? Vogliamo un’Europa giocosa e amante della natura, che garantisca a tutti una vita dignitosa e che si ritrovi per travestirsi da gabbiano e garrire davanti a una birra, anziché parlare di riarmo, guerre e confini chiusi”.
I partecipanti saranno gabbiani di Genova, Bari, Napoli, Imperia e Milano: Enrico Pittaluga, Antonio Gargiulo, Luca D’Addino, Graziano Sirressi e Andrea Panigatti.
“Il gabbiano è simbolo di libertà, di mare, di natura, di volo verso il futuro. Spiegheremo le ali per l’Europa dei diritti e delle libertà, dell’Erasmus e dell’Interrail, dei parchi naturali, dei musei e dei sentieri, delle ciclovie e delle scogliere dei gabbiani”.
Per chi volesse maggiori informazioni sulla gara c’è anche un sito ufficiale.