Fuzz per chitarra: due nuove uscite firmate Earthquaker Devices e Wampler Pedals
Due nuovi pedali fuzz da Earthquaker Devices e Wampler si aggiungono alla lunga storia di questo effetto leggendario.
Il fuzz è una delle sonorità distorte più riconoscibili e longeve della musica moderna, protagonista di una storia iniziata più di 60 anni fa e legata indissolubilmente all’evoluzione del rock e delle sue ramificazioni.
La sua origine è associata a tentativi di ricreare un suono di amplificatore “sovraccarico” e il nome si traduce come “peluria”, benché sia anche utilizzato in slang per indicare negativamente le forze dell’ordine (qualcosa di simile al nostro “sbirri”).
All’inzio degli anni ’60 apparve uno dei primi esempi in commercio: il Maestro FZ-1 Fuzz-Tone, progettato da Gibson. Da allora, il fuzz è diventato un ingrediente essenziale per numerosi chitarristi, spaziando dai suoni psichedelici e sperimentali fino alle distorsioni distruttive dei generi più estremi.
A grandi linee, i Fuzz possono far uso di due tipologie di componenti: al germanio o al silicio. Rapidamente: i fuzz al germanio hanno un suono tendenzialmente più “caldo” e rotondo (per quanto può esserlo un fuzz), con una distorsione progressiva, un’ottima sensibilità al tocco e la capacità di “ripulire” il gain usando il potenziometro volume della chitarra; quello al silicio, invece, ha un suono più aggressivo, maggiori dosi di gain ed è meno sensibile alle variazioni di temperatura dell’ambiente in cui si suona.
Veniamo quindi alla notizia di oggi, visto che nascono due nuovi pedali fuzz, firmati da realtà consolidate nell’ambito dell’effettistica: Earthquaker Devices e Wampler, entrambe con un catalogo già ricco di modelli dedicati alle sonorità più sature e fuori controllo.
Earthquaker Devices Chelsea
Il nuovo Chelsea di Earthquaker Devices è un fuzz di stampo vintage che promette una particolare potenza nel regime medio-basso, derivato dal fuzz signature di James Murphy (LCD Soundsystem). Non a caso lui lo usa principalmente sul basso, ma EarthQuaker assicura che è più che convincente anche sulla chitarra.
Tra i controlli disponibili, piuttosto essenziali e tradizionali, spicca il mini-switch “Tone“, che offre una risposta più o meno marcata sulle frequenze medie.
Wampler Cryptid Fuzz
L’approccio di Wampler con il Cryptid Fuzz si muove lungo una linea più ibrida, puntando su un progetto che mescola le caratteristiche di diversi fuzz storici con una versatilità particolarmente ampia. Il Cryptid nasce, infatti, dal desiderio dello stesso Brian Wampler e da tutto ciò che lui identifica come pregi nei fuzz che hanno fatto la storia.
Il pedale è dotato di molti più controlli di quanto abbiamo visto precedentemente, che consentono di selezionare differenti voicing, offrendo così una gamma sonora che spazia dai fuzz caldi e compressi fino a texture più sgranate e taglienti.
Il controllo Character, in particolare, offre una regolazione fine su una vasta gamma di variazioni sonore distinte.
L’interruttore Chime accentua le frequenze più alte, offrendo un suono chiaro e aperto, mentre l’interruttore Tight focalizza la risposta dei bassi, ottenendo un tono più compatto e definito.
Il T-Fuzz e l’eccellenza italiana
Parlando di fuzz, è impossibile non menzionare una delle creazioni italiane che negli ultimi vent’anni ha riscosso maggiore successo tra i musicisti: il T-Fuzz di T-Pedals.
Progettato e costruito in Italia, il T-Fuzz è diventato un punto di riferimento grazie alla sua combinazione di qualità costruttiva, suono potente e versatile e un’estetica più unica che rara.
Concepito per offrire una gamma timbrica estremamente ampia, il T-Fuzz nasce con l’intento di recuperare la trasparenza e la dinamica tipiche di un buon overdrive, mantenendo al tempo stesso l’aggressività e il carattere dei fuzz d’annata.
Il controllo di gain a grande escursione consente una transizione continua dal clean boost al crunch leggero, fino ad arrivare a un fuzz ricco di sustain, capace di imporsi con autorevolezza all’interno di un mix.
Una delle caratteristiche più apprezzate dai musicisti è la grande reattività al tocco, che permette di modulare la saturazione semplicemente variando l’intensità del picking o intervenendo sul volume della chitarra, passando così da un pulito cristallino a una distorsione piena e presente, senza perdere definizione o intelligibilità delle note.
Il T-Fuzz offre due varianti di distorsione selezionabili: una più rotonda e bilanciata, l’altra più focalizzata sulle frequenze medie, per adattarsi al meglio a chitarre, amplificatori e contesti stilistici differenti. In entrambi i casi, il suono rimane sempre aperto e corposo, con una spiccata presenza che garantisce una perfetta collocazione all’interno dell’arrangiamento di una band.
Dal punto di vista costruttivo, il T-Fuzz si distingue per una serie di scelte tecniche mirate a garantire affidabilità e qualità sonora: il circuito è assemblato interamente a mano con tecnica point-to-point e utilizza transistor al germanio NOS, selezionati per garantire suoni ricchi di armoniche e una risposta dinamica estremamente naturale. Il pedale è dotato di true bypass silenzioso, jack Switchcraft made in USA, potenziometri Alpha full size e un controllo di tono bypassabile, che permette di ottenere la massima trasparenza nel percorso del segnale.