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Furto al Louvre, sui social piovono meme sulla Francia

Il furto avvenuto al Museo del Louvre di Parigi era inaspettato: è avvenuto in pieno giorno e i ladri sono riusciti a portar via alcuni dei pezzi più pregiati della collezione di gioielli di Napoleone e dell’Imperatrice. Ma oggi in tanti si chiedono come sia stato possibile riuscirci, come abbia abbiano potuto portar via agilmente degli oggetti così preziosi, considerati “inestimabili”, da uno dei musei più famosi del mondo. Le risposte arriveranno probabilmente nelle prossime settimane a seguito delle indagini, quando verrà fatta chiarezza su quanto accaduto. Ma nel frattempo, inevitabilmente, i social si sono scatenati con battute e meme sulla vulnerabilità del Louvre.

Tra i meme più apprezzati dei social c’è inevitabilmente quello che vede Checco Zalone nei panni di un addetto alla sicurezza del Louvre, che presidia il quadro della Gioconda. “Rafforzata la sicurezza”, recita la didascalia, che fa evidentemente il verso a uno dei film più famosi del comico pugliese, “Che bella giornata”. Ci sono poi quelli che scherzano sulla destinazione di quei gioielli, che fingono di volerli vendere online ma “non posso fatturare” e quelli che li vendono come usati su Vinted. C’è chi ipotizza che la violazione del museo sia potuta accadere perché al posto dei grimaldelli di sicurezza nelle porte ci sono le patatine stick.

I social si stanno divertendo in questi giorni e non poteva che essere così a fronte di quello che, se non fosse così grave, sarebbe degno della sceneggiatura di un film. Forse proprio di Checco Zalone. Ci sono poi improbabili video che riprendono il “vero autore del furto”, ossia un gatto mascherato che porta via dal Louvre un sacchetto nero come un novello “Lupin”. E ancora, qualcuno ipotizza che ora per scoraggiare i furti possano essere posizionati cartelli di divieto d’accesso per i ladri e che venga rafforzata la sicurezza dei locali con nuovi dispositivi anti-intrusione, ossia delle solide baguette a protezione delle porte d’ingresso delle sale.

Ma non manca chi scherza sugli addetti alla sicurezza del museo, che vengono paragonati a Tonto, l’avvoltoio che nel cartone animato di Robin Hood è uno dei fedeli soldati dello sceriffo di Nottingham. D’altronde, è compito dei social sdrammatizzare e rendere più leggeri anche questi accadimenti.


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