Furti nelle case udinesi, fuggono con 13mila euro e la polizia li incastra
Arrestati per truffa pluriaggravata a danno di una coppia di anziani coniugi udinesi. Si tratta di due cittadini italiani, un uomo di 36 anni e una donna di 28, residenti fuori dal Friuli Venezia Giulia. L’operazione è stata messa a segno dal personale della Polizia. Gli agenti, nella tarda mattinata di giovedì 19, hanno iniziato un servizio di osservazione delle due persone che si stavano muovendo a bordo di un’auto in modo sospetto in città, spostandosi in diverse vie del centro. Verso le 17 i due si sono introdotti in un’abitazione di via Montello (nel quartiere di Paderno) abitata da una coppia di anziani, per poi uscirne e venire bloccati dai poliziotti con alcuni gioielli, appena sottratti, ancora nelle tasche.
L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di appurare che un’ora prima i due residenti erano stati contattati sul telefono di rete fissa da un sedicente avvocato che, convintili che loro figlia aveva causato un grave incidente stradale e che per non essere arrestata era necessario pagare una cauzione di 13mila euro, gli diceva di raccogliere tutto quel che di valore avevano in casa e consegnarlo di lì a breve al carabiniere che si fosse presentato alla porta.
Poco dopo si presentava in effetti una donna, qualificandosi come carabiniere che, entrata in casa, si faceva consegnare tre anelli d’oro e un orologio Rolex. Subito dopo entrava nell’abitazione anche il complice, fino ad allora in attesa sulla strada, che spostava alcuni mobili della camera da letto nella speranza di trovare altri preziosi nascosti prima di darsi alla fuga con la donna, venendo però bloccati dagli agenti e portati in Questura. Oltre a quanto appena sottratto, l’uomo nascondeva sotto i pantaloni un sacchetto con altri tre orologi di valore e diversi gioielli in oro, probabile provento di un furto precedente. I due sono stati arrestati e denuciati all’autorità giudiziaria, prima di essere condotti poi in nottata in carcere a Udine. Oggi il gip di Udine ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per l’uomo e dell’obbligo di dimora nella provincia di residenza per la donna.
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