Lazio

Furti nei distributori, da Bologna a Roma per rubare nei self service la domenica

Ogni fine settimana si metteva in viaggio come un pendolare del crimine. Da Castel Maggiore, tranquilla cittadina in provincia di Bologna, guidava per oltre 300 chilometri fino alla via Casilina, tra i distributori di carburante della periferia sud di Roma.

Lì, nel silenzio delle prime ore della domenica, agiva con precisione chirurgica: apriva con una chiave artigianale le colonnine del self service e svuotava gli incassi. Nessun allarme, nessuna forzatura visibile. Solo la sua firma: silenzio e sparizione del contante.

Ma il gioco è finito. A mettere fine al “tour criminale” del ladro seriale — un ex benzinaio di 62 anni — sono stati i carabinieri della stazione di Labico, che lo hanno sorpreso con le mani nel sacco. Letteralmente.

Era l’ultimo colpo, almeno per ora. Come ogni domenica, l’uomo — insieme a un complice ancora ricercato — si era presentato al distributore Q8 di Labico, già noto per essere il bersaglio preferito.

Il compagno lo aspettava in auto, una Peugeot 3008 grigia, motore acceso per una fuga veloce. Il 62enne ha infilato la chiave contraffatta nella serratura del ricettore self service, ha prelevato 700 euro in contanti ed è scattato via. Ma questa volta ad attenderlo, nascosti nei dintorni, c’erano i militari.

Fuga breve, interrotta pochi metri dopo. Il complice, accortosi della trappola, è riuscito a far perdere le proprie tracce nei dintorni di San Cesareo. Per ora.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e rinchiuso nella caserma di Colleferro. Il denaro è stato restituito al gestore del distributore, che solo a fine mese aveva scoperto l’inganno: i conti non tornavano, mancavano 10.000 euro.

Il ladro aveva colpito almeno cinque volte, sempre con la stessa tattica, scegliendo con cura l’orario: la notte tra sabato e domenica, quando il distributore resta attivo ma non presidiato, e il denaro nel ricettore sembrava accumularsi regolarmente fino al lunedì.

Una truffa da manuale, se non fosse che a tradirlo sono stati proprio i suoi orari da impiegato del furto.

Il giudice del Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e disposto per il 62enne l’obbligo di firma quotidiano presso il suo Comune di residenza, nel Bolognese.

Ma le indagini non si fermano: gli inquirenti sospettano che l’uomo abbia messo a segno colpi simili anche in Emilia-Romagna e in Toscana. Il suo complice, nel frattempo, è ancora in fuga.

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