Furti in appartamento, 11 arresti a Reggio Calabria
Undici arresti a Reggio Calabria nel corso di una operazione della Polizia di Stato per stroncare un giro di furti un appartamenti.
Arrestate a Reggio Calabria undici persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a commettere furti in appartamento. Le persone arrestate all’alba di oggi, martedì 6 maggio, nell’ambito dell’operazione “Case Sicure” coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria e curata dagli investigatori della Polizia di Stato di Reggio Calabria
FURTI IN APPARTAMENTO, LE INDAGINI
Gli indagati, dieci uomini e una donna, sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione e porto abusivo di armi da fuoco. Secondo quanto emerso dalle indagini il gruppo avrebbe dato vita ad una associazione per delinquere perfettamente strutturata ed organizzata con precisa ripartizione di ruoli e compiti in modo da colpire in modo rapido e redditizio. Nulla era lasciato al caso; guidati da due cittadini reggini appartenenti alla comunità Rom, i sodali si muovevano professionalmente con tanto di sopralluoghi, ripetuti anche più volte nell’arco della giornata, e briefing per pianificare nel dettaglio l’ingresso nelle abitazioni e la via di fuga più sicura.
FURTI IN APPARTAMENTO, COME STUDIAVANO LE VITTIME
Il compito di “studiare” le vittime era affidato ad una giovane donna reggina, anche lei della comunità Rom, che annotava le abitudini di vita dei padroni di casa anche citofonando per meglio comprendere chi fosse presente in casa. Acquisite le informazioni, entravano in azione gli “operativi”; in pochissimo tempo, riuscivano a forzare la serratura della porta di ingresso oppure, in taluni casi, muoversi da veri acrobati tra balconi e grondaie alla ricerca di una persiana o una porta-finestra lasciata incautamente socchiusa e precedentemente individuata.
COME AGIVANO I LADRI
Una volta all’interno, con l’utilizzo dei “ferri del mestiere”, eventuali casseforti venivano velocemente scassinate e ripulite di banconote e preziosi. La fuga, anche questa preparata nel dettaglio, avveniva sempre con veicoli diversi. I due capi, poi, provvedevano alla divisione del bottino secondo il “grado di rischio” che ciascuno dei partecipi aveva affrontato durante le incursioni.
FURTI, RICOSTRUITI EPISODI
I magistrati reggini e i poliziotti della Mobile hanno ricostruito più di dieci episodi, portati a termine in meno di sei mesi, che hanno fruttato al gruppo quasi 150.000 euro tra contanti e preziosi. Asportati anche due fucili calibro 12 e due pistole calibro 7.65 regolarmente detenuti. Il blitz, scattato alle prime luci di oggi nel rione Ciccarello, ha visto impegnati più di settanta uomini della Polizia di Stato.
ARRESTATI IN CARCERE AD ARGHILLÀ
Gli arrestati accompagnati presso il carcere di Arghillà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.Nel corso delle indagini ricostruiti più di dieci episodi portati a termine in meno di sei mesi. I furti hanno fruttato quasi 150.000 euro tra contanti e preziosi. Indagini condotte dalla Squadra Mobile. Il gruppo criminale dopo aver studiato le abitudini delle vittime entrava all’interno degli appartamenti anche in pieno giorno.
Nell’attività sono stati impegnati circa settanta uomini e donne della Polizia di Stato
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