Veneto

Furti a ripetizione in Friuli: 25 anni alla banda


Tra il novembre 2021 e il febbraio 2022 ha messo a segno una decina di furti nelle abitazioni della provincia friulana, creando apprensione e angoscia tra i residenti. Si tratta di una banda di ladri che nei giorni scorsi è stata condannata, nel complesso, a 25 anni di carcere.

La sentenza è stata emessa dal giudice del tribunale di Udine, Paolo Lauteri, giovedì: Omar Battusi, 28 anni di Remanzacco, difeso dall’avvocato Nicoletta Menosso, è stato condannato a 9 anni di reclusione e a 3.500 euro di multa, Mauro Udorovic, 42 anni di Reana del Rojale, ed Elvis Udorovic, 47 anni di Pasian di Prato, entrambi assistiti da Emilio Chiodi, a 6 anni più 2.500 euro di multa, Rudy Levacovig, 28 anni di Udine, difeso da Emanuela Azzalini a 4 anni di reclusione e 1.500 euro di multa.

Nel procedimento l’avvocato Massimiliano Basevi si è costituito parte civile per conto di uno dei cittadini derubati, ottenendo un risarcimento di 4mila euro.

I primi colpi della banda, condannata per il reato di furto in abitazione, sono stati messi a segno nel novembre 2021 a Remanzacco e a Basiliano, e hanno fruttato oggetti in oro, contanti, una stecca di sigarette, una aspirapolvere insieme ad alimenti vari.

Tra dicembre e gennaio i furti sono proseguiti tra San Giovanni al Natisone, Manzano, Povoletto, Basiliano e Nimis. Colpi, questi ultimi, che hanno fruttato ai ladri non solo monili in oro e oggetti preziosi per un valore di circa 6mila euro, ma anche contanti per circa 2.500 euro.

Gli ultimi furti sono stati messi a segno a febbraio 2022 a Campoformido, Mereto di Tomba e Cergneu di Nimis. Per entrare nelle abitazioni private la banda scassinava porte e finestre, approfittando delle ore serali per agire in maniera indisturbata.

L’unica persona costituitasi parte civile è residente a Nimis. Nel febbraio 2022 subì il furto di 300 euro in monete oltre al danneggiamento della porta di ingresso.

Per riuscire a ottenere un risarcimento l’uomo ha scelto di farsi assistere dall’avvocato Basevi, che ha quantificato in 3.470 euro il danno materiale subito, in 2mila euro quello morale. Come già accennato il giudice Lauteri ha fissato in 4mila l’entità del risarcimento, metà per il danno materiale, l’altra metà per il danno morale.


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