Lazio

Fuori mercato – Il 30 novembre e il 4 dicembre Due giorni per una sanità pubblica accessibile, solidale

In questo territorio è in atto una sperimentazione. Iniziata come vertenza per la riapertura di Villa Tiburtina, polo sanitario pubblico del quartiere chiuso da 10 anni, come Casa di Comunità, nel tempo la mobilitazione è evoluta e si è articolata su diversi fronti.

Attraverso l’attività dello Sportello Sanitario Mammut, delle realtà sociali e delle associazioni attive in questo quadrante, sono emerse tante, troppe problematiche inerenti l’ accesso e la reale fruibilità dei servizi sociosanitari pubblici.

Le liste d’attesa interminabili, le mancate prese in carico, la non comunicazione tra agenzie pubbliche sono solo alcuni temi di un sistema che ostacola, più che prevenire, curare.

Partendo dall’osservazione di questi processi e dalla raccolta dati, abbiamo deciso di provare a intervenire su un livello più strutturale. Nasce così la Comunità Territoriale Rebibbia-Ponte Mammolo-Casal De’ Pazzi, costituita da 17 associazioni, comitati, spazi sociali e singole persone che da anni operano sul territorio.

Obiettivo principale della Comunità è l’istituzione di un microdistretto, unità amministrativa più piccola di un Municipio dove costituire un tavolo di confronto permanente tra tutte le entità coinvolte nella pianificazione socio-sanitaria: IV Municipio di Roma Capitale, Azienda Sanitaria Locale RM2, istituzioni locali, Casa di Comunità, realtà sociali.

Un esperimento per dare sostanza alla partecipazione dal basso nell’orientamento delle politiche socio-sanitarie, tanto sbandierata sulla carta quanto scarsamente applicata nel mondo reale.

Fuori mercato nasce da questi semi. Per confrontarsi, capire, dotarsi degli strumenti, esaminare dati per una sanità fuori dalle logiche di mercato. Valutare cosa ci aspetta nel prossimo futuro e condividere buone pratiche.


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