Fuori il traditore, la campagna contro chi abbandona animali
agenzia
Ornella Muti, Naike Rivelli, Insinna e Wermuller testimonial
ROMA, 06 AGO – Ogni anno, in Italia, si stima
l’abbandono di circa 130.000 animali domestici, tra cui 80.000
cani e 50.000 gatti con gravi ripercussioni sul piano etico,
sanitario e della sicurezza pubblica. Ornella Nuti, Naike
Rivelli, Flavio Insinna e Massimo Wertmuller si sono uniti alla
Leal per sostenere la campagna nazionale “Fuori il Traditore”.
Ornella Muti e Naike Rivelli hanno realizzato uno spot per
Leal ad alto impatto emotivo, per mostrare lo strazio di una
creatura abbandonata e ribadire con forza che questo tradimento
è un crimine, mentre Flavio Insinna ha mostrato “Ugolina” la
gattina che ha salvato da una vita randagia e Massimo Wertmuller
ha interpretato l’ululato di rabbia e dolore di tutti gli
animali condannati a paura, fame e morte.
“Una società evoluta e coesa condanna i crimini, non li
normalizza. Per questo abbiamo deciso di ribaltare il paradigma
dell’abbandono. Desideriamo che a essere lasciati ai margini
della società siano i colpevoli di queste azioni turpi, non le
vittime” è il messaggio unanime di Leal e artisti, impegnati
nella diffusione della campagna nazionale ad agosto, mese in cui
il numero di abbandoni raggiunge il picco.
Lo scopo è contrastare il dilagare dell’abbandono, cambiare
il percepito sociale intorno a questo crimine e promuovere una
cultura del rispetto e della responsabilità nei confronti degli
animali. La campagna nasce per dare voce a tutti gli animali
vittime di abbandono e alle persone vittime di incidenti
stradali a causa di questo reato. Per ricordare che abbandonare
è un crimine, punito dalla legge con fino a 3 anni di reclusione
e 30.000 euro di multa e sospensione della patente di guida.
“Fuori il Traditore è una campagna di cambiamento culturale.
Ancora prima che dalla giustizia – spiega il presidente di Leal
Gianmarco Prampolini – questo reato deve essere condannato
dalla coscienza collettiva. La percezione dell’abbandono come
reato penale deve ancora sedimentare nella nostra società”.
La campagna nazionale, mira a coinvolgere attivamente
popolazione, imprese ed esercizi commerciali attraverso
l’esposizione della locandina di divieto d’accesso ai criminali
nei luoghi pubblici, nei negozi e sui veicoli privati, come
segno tangibile di solidarietà alle vittime e presa di posizione
contro il crimine.
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