Società

Funerali di Papa Francesco: chi sarà seduto in prima fila?

Per il funerale di Papa Francesco e a Roma, oltre a centinaia di migliaia di fedeli arrivati per un ultimo saluto al pontefice, sono attesi più di 130 delegazioni di capi di governo e Stato da tutto il mondo. Ma come saranno seduti? Chi ci sarà in prima fila?

La disposizione dei posti seguirà lo stesso protocollo seguito anche per i funerali di papa Wojtyla 20 anni fa e del pontefice emerito Joseph Ratzinger, a gennaio 2023. In prima fila l’Italia e subito accanto l’Argentina, poi tutti gli altri che seguiranno un ordine scandito dall’alfabeto francese, che è quello usato dalla diplomazia. Per questo da giorni si dice che Trump e Macron siederanno vicini (ma non proprio accanto l’uno all’altro, perché in francese i nomi dei due Paesi sono: États-Unis e France).

Funerale di Papa Francesco: dove si siederanno i capi di Stato?

Alla sinistra del feretro di Francesco sul sagrato di San Pietro quindi domani prenderanno posto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la figlia Laura e la premier Giorgia Meloni, prima dei presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. A seguire, ci saranno il presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Una precedenza da sempre riservata alle autorità italiane in quanto il Pontefice è anche Primate della Chiesa di Roma e vescovo della Capitale.

Subito dopo il protocollo prevede il presidente argentino Javier Milei, che nel suo Paese ha disposto sette giorni di lutto per la scomparsa del connazionale Bergoglio e la sorella Karina, segretaria generale della presidenza argentina. Sempre in prima fila, siederanno i sovrani regnanti di religione cattolica, come il re di Spagna Felipe VI e la regina Letizia Ortiz, re Filippo del Belgio e la regina Mathilde, Alberto II di Monaco, il Gran Maestro dell’Ordine di Malta, John Timothy Dunlap, e poi i reali non cattolici, fra i quali Carlo XVI Gustavo di Svezia, il principe William del Regno Unito, mentre al posto di Harald V di Norvegia ci sarà il principe ereditario Haakon.

Fra i primi posti anche quelli del segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, dei rappresentanti dell’Unione Europea – con i presidenti del Consiglio, della Commissione e del Parlamento, Antonio Costa, Ursula von der Leyen e Roberta Metsola – e i Capitani reggenti di San Marino, Denise Bronzetti e Italo Righi.

A ieri sera l’Ufficio del Protocollo della Segreteria di Stato vaticana ha confermato la presenza domani a San Pietro di dieci rappresentanti di famiglie reali e di principati, insieme con cinquanta capi di Stato e altrettanti di governo, per un totale di 130 delegazioni sulle 170 previste. Ma sembra che gli annunci di partecipazione continuino ad arrivare. Alcuni rappresentanti di Stati esteri sono già arrivati ieri sera agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e con loro anche numerosi cardinali.

Trump e Macron vicini, Zelensky accanto alla presidente svizzera

Fra i capi di Stato, sempre in prima fila, ci saranno quelli tedesco e austriaco, Frank Walter Steinmeier e Alexander van der Bellen, con i loro omologhi albanese, Bajram Begaj, e angolano, João Manuel Gonçalves Lourenço. Poi il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula, accanto alla Governatrice generale del Canada, Mary Simon, e ai capi di Stato di Capo Verde e Cipro, José Maria Pereira Neves e Nikos Christodoulides. Il sistema francese assicurerà una relativa vicinanza in piazza San Pietro fra Donald Trump ed Emmanuel Macron (États-Unis e France), divisi tuttavia dal presidente della Finlandia, Alexander Stubb, con il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky che non sarà accanto a un rappresentante del governo USA, ma ai presidenti della Confederazione elvetica, Karin Seller Sutter e di Timor Est, José Ramos Horta. Accanto a Trump potrebbe sedere anche l’ex presidente USA, Joe Biden che ha confermato ieri la sua presenza a Roma, in virtù del suo stretto rapporto con papa Francesco.


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