Emilia Romagna

Funerali Celso Valli, il mondo della musica a Bologna per l’ultimo saluto


Un lungo applauso, tanti abbracci e una chiesa gremita di volti noti della musica italiana. Bologna ha salutato oggi uno dei suoi figli più talentuosi e amati: Celso Valli, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra e produttore discografico tra i più influenti della scena musicale italiana. L’ultimo saluto si è tenuto nella chiesa di San Valentino, in via della Grada, dove si è ritrovata un’intera generazione di artisti che con Valli ha condiviso studio, palco e vita.

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A commuovere i presenti sono state le parole di Laura Pausini, che ha partecipato alla cerimonia indossando cappellino e occhiali scuri: “Celso è un artista che ha lasciato l’impronta della musica italiana nel mondo. Mi ha cambiato la vita – ha detto la cantante visibilmente emozionata –. Ha prodotto Io Canto e Celeste, la canzone che ho scritto per mia figlia quando è nata. Anche se non si dice, per me era una persona molto straordinaria”.

Presente anche Eros Ramazzotti, uno dei primi a diffondere la notizia della scomparsa di Valli. “Sono qui per abbracciarlo un’ultima volta – ha dichiarato prima di entrare in chiesa –. Abbiamo lavorato insieme 40 anni fa, lui curò l’arrangiamento di Terra Promessa, la canzone con cui vinsi Sanremo nel 1984”.

Al funerale anche Gianni Morandi, Gaetano Curreri, Dodi Battaglia, Claudio Cecchetto, Paolo Belli, Fio e Massimo Zanotti, Michele Torpedine, Giorgio Comaschi, i fratelli Bonaga, oltre a rappresentanti istituzionali come il sindaco Matteo Lepore e Daniele Del Pozzo. Un lungo abbraccio collettivo è andato al figlio Paolo Valli, anche lui batterista e produttore, con cui Celso ha condiviso gli ultimi progetti musicali.

L’affetto della città si è riversato anche sui social, dove il nome di Valli è rimasto tra i trend più seguiti per tutta la giornata. “Era il gentile architetto dei nostri suoni”, lo ha definito Roby Facchinetti. Parole che racchiudono l’essenza di un musicista che ha saputo unire rigore tecnico e sensibilità artistica, trasformando ogni canzone in un’opera cucita su misura per chi la interpretava.

Celso Valli era nato a Bologna il 14 maggio 1950. A 15 anni già frequentava il Conservatorio “Giovanni Battista Martini”, dove ha studiato jazz, armonia e contrappunto. Dopo una breve esperienza come tastierista e arrangiatore, diventa tra i protagonisti della scena italo disco negli anni ’70. Collabora con Drupi, Bruno Tavernese, Gianni Bella, Mango, produce la hit Ricominciamo per Adriano Pappalardo e nel 1979 Anche un uomo per Mina.

Negli anni successivi è il punto di riferimento per molte icone della musica italiana: oltre a Ramazzotti e Pausini, ha lavorato con Andrea Bocelli, Laura Bono, Umberto Tozzi, Renato Zero, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Luca Carboni, Stadio e Vasco Rossi. Il suo stile, fatto di eleganza e intuizione, ha contribuito a ridefinire il suono della musica leggera italiana dagli anni ’80 in poi.

Scomparso domenica sera all’ospedale Maggiore di Bologna, Celso Valli lascia un’eredità musicale immensa, ma soprattutto un vuoto umano nel cuore di chi lo ha conosciuto. Il suo nome continuerà a vivere attraverso le sue canzoni, le sue note e la memoria affettuosa di colleghi, fan e amici.

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